Il monte straniero e Marval, ecco la differenza

Pubblicato il Ago 17 2019 - 11:35am by Maurizio Roveri

Stephen Perasklis

Italian Baseball Series. La Fortitudo parte bene. Vincendo con personalità una partita stretta (3-1). Contro un San Marino composto,  che tiene bene il campo confermando un’apprezzabile organizzazione in difesa. E confezionando 7 valide, fra le quali un fuoricampo da 1 punto in apertura di partita con il suo leadoff Federico Giordani.
La Fortitudo UnipolSai batte soltanto una valida in più (8). Eppure… vince la partita 3-1. In rimonta, ma senza soffrire.

Prima considerazione. Il gruppo di manager Lele Frignani e’ un gruppo abituato a disputare finali, a giocare partite importanti, a stare sotto pressione, ad avere la pazienza e il tempismo necessari per allungare le mani su partite “strette”. Bologna ha la maturità, l’istinto, l’organizzazione, la solidità mentale per tenere sotto controllo le emozioni. E per afferrare al volo le situazioni favorevoli. La resistenza mentale, la costanza permettono a questa squadra di prendere in pugno – alla distanza – partite complesse.
Anche in questa occasione, con fiducia estrema nelle proprie possibilità’, la Fortitudo UnipolSai vince in rimonta. Senza lasciarsi impressionare da quel lampo di Federico Giordani, leadoff del San Marino, in apertura di gara. Ecco… quello in realtà e’ stato l’unico momento nel quale Bologna ha concesso al San Marino d’essere pericoloso e concreto.

Seconda considerazione. Nella gara dei lanciatori stranieri, il San Marino e’ in grado di reggere l’urto con il suo “partente” Carlos Quevedo. Ma per cinque inning.  Quevedo, concentratissimo, ha cercato di avvelenare i battitori della Fortitudo con le sue perfide curve e i cambi di velocità. Riuscendo (particolarmente nei primi tre inning) a non permettere al gruppo bolognese di prendere ritmo.
Ha prodotto una prestazione concreta, Quevedo. Ha retto bene per cinque inning, poco più. Poi ha cominciato ad andare in affanno.
Ha lasciato il monte dopo il doppio di Osman Marval. Con la partita ancora in bilico. E in parità: 1-1.
Ebbene, fra il “partente” Quevedo (che ha dovuto effettuare 95 lanci in 5.1 riprese lanciate) e Fernando Baez che e’ un closer affidabile… c’è un “buco” che – per quel che si è’ visto in questa gara1 – non mette al riparo i Titani. E proprio negli inning centrali la Fortitudo ha esercitato  forte pressione. Perez (che non ha fatto in tempo ad entrare in scena che già l’hanno cambiato) e Valerio Simone non sono riusciti a reggere la pressione di Bologna negli inning centrali.
La Fortitudo invece può presentare in gara1 un trio di ottima qualità: Perakslis-Gouvea-Rivero. Non ci sono cali di tensione. Non ci sono buchi. Anzi, Bologna avrebbe anche Antonio Noguera…
Dunque, a livello di pitchers stranieri manager Frignani è copertissimo. Martedì in gara 3 la palla del “partente” passera’ nelle mani di Raul Rivero (3 K du 4 battitori affrontati nel suo corto rilievo di gara1). Bologna può’ alternare Perakslis e Rivero, con un Murillo Gouvea in gran forma come set up.  Ed e’ una situazione che il San Marino non può concedersi e pertanto dovrà’ spremere Carlos Quevedo.
Terza considerazione. Osman Marval. E’ il battitore che fa la differenza in questo momento. Aveva faticato per mesi a trovare ritmo e la sua solita efficacia. Aveva dovuto fare i conti con problemi fisici. Ma adesso nei playoff e’ tornato ad essere lo slugger con gli occhi della tigre.

WordPress Author Box
Maurizio Roveri

Giornalista professionista, nato il 26 novembre 1949 a Bentivoglio in provincia di Bologna. Ha iniziato la sua brillante carriera giornalistica come redattore di Stadio nel 1974 per passare poco dopo al Corriere dello Sport-Stadio, dove è rimasto fino al gennaio del 2004. E’ iscritto all’Albo dei giornalisti professionisti dal luglio del 1977. Al Corriere dello Sport è stato responsabile del basket e del pugilato nella redazione di Bologna. Capo rubrica per il Corriere dello Sport-Stadio del baseball, sport seguito fin dal 1969 come collaboratore di Stadio. Molte le sue esperienze da inviato a cominciare dai campionati mondiali di baseball del 1972 in Nicaragua, del 1988 in Italia, del 1990 in Canada, del 1998 in Italia, nonché alle Universiadi di Torino del 1970 e ai campionati Europei del 1971, del 1987, del 1989, del 1991, del 1999. Collaboratore del quotidiano “Il Domani di Bologna” per baseball, pugilato, pallavolo dal 2004 al 2007. Creatore del sito internet specializzato sul baseball Doubleplay.it e collaboratore dei siti Baseballitalia.it, Baseball.it e BoxRingWeb.it. Entra con l’inizio del 2012 nel gruppo editoriale di InLiberaUscita, ricoprendo la posizione di opinion leader e di redattore da Bologna. Nel marzo del 2012 è cofondatore del sito specializzato BaseballMania.it di cui oggi è coordinatore giornalistico.