Otto partite, otto vittorie. La Fortitudo UnipolSai passa in tutta tranquillità a Parma in una sfida senza storia. Dominata dall’attacco dei biancoblù bolognesi, dalla solida prestazione difensiva e un efficace Alex Bassani sul monte di lancio (6 inning lanciati, concedendo soltanto briciole: 1 battuta valida, 1 base per ball e 1 punto).
La squadra bolognese (10 battute valide) intensa e lucida mette pressione sui lanciatori di Parma sfruttandone diabolicamente le incertezze. Serata disastrosa per Aldegheri, Rivera, Arcila e Viloria: insieme… 11 basi per ball, 5 colpiti, anche un balk.
Il 10-1 è perentorio e indica la netta differenza in questa gara che ha visto i lanciatori del ParmaClima in ritardo di condizione e con evidenti problemi di controllo.
Bologna conserva l’imbattibilità, che cercherà di confermare nella partita di stasera (sabato) al “Falchi” per terminare a punteggio pieno la terza settimana di campionato.
Parma ancora timida, confeziona appena 1 punto, dopo essere andata in bianco mercoledì in gara1 della serie (5-0 per la Fortitudo il punteggio).
Il manager parmigiano, Gianguido Poma, ha utilizzato quattro lanciatori. Dovendo presto, troppo presto, sostituire l’incerto partente Mattia Aldegheri. Uscito di scena dopo 1.1 rl, sulla schiena il peso di 4 basi-ball, 3 battute valide, 5 punti subiti (tutti guadagnati sul pitcher).
Serata inquietante per i pitchers di Parma. Immagine abbastanza desolante per un Club dalla grande storia e chiamato a mostrare maggiore competitività.
Non è concepibile che un cast di lanciatori nel campionato di massima serie conceda 11 basi su ball, 5 battitori colpiti, un lancio pazzo e anche un balk.
Di tutti questi problemi, e della fragilità di Aldegheri, Rivera, Arcila Gonzalez e Viloria, ha cinicamente approfittato la Fortitudo UnipolSai firmando un big inning da 5 punti nel corso del secondo attacco e poi arrotondando il punteggio con 2 punti nella terza ripresa e 3 nel quinto assalto.
E’ una squadra bolognese che sa essere aggressiva, non esita a mettere pressione sul lanciatore partente avversario e sulla difesa. Al tempo stesso, è una squadra paziente. Che aspetta le incertezze degli avversari e le punisce con tempismo e lucidità.
E’ la Fortitudo con lo spirito aggressivo e l’entusiasmo dei giovani della nuova generazione: l’impressionante Samuele Gamberini, che a 16 anni mostra nel box di battuta una personalità, una sicurezza e un’efficacia decisamente straordinarie in un ragazzo che ha debuttato in serie A la settimana scorsa. Un singolo, un doppio e 4 RBI in questa partita. Fisico poderoso, robusto. Un giro di mazza deciso, corto, efficace, per battute secche e potenti. Nulla sembra intimorirlo. Quattro partite in serie A, sta viaggiando con un average di 467. Di passaggio… ha confezionato anche un fuoricampo, giocando domenica (dopo il ritorno di notte da Macerata) nel Longbridge in A2, la squadra-satellite (o di “sviluppo”) della Fortitudo. E poi, Pietro Perilli – altro ragazzo di scuola bolognese che gioca nel Longbridge – che in questa partita di Parma ha firmato la sua prima battuta valida in serie A.
E’ la Fortitudo di Riccardo Bertossi, classe 2000, il ragazzo di Monfalcone cresciuto nei New Black Panthers, che la Fortitudo UnipolSai s’è assicurata con felicissimo intuito. E lui è già più di un “prospetto”. E’ una realtà consolidata. Dotato di grande versatilità. Un singolo, 3 basi per ball, 1 colpito: in questi numeri di ieri sera c’è la capacità – importantissima – di andare in base. E’ una dote fondamentale. Apprezzabile la sua mentalità: su un singolo di Agretti, il ragazzo goriziano è scattato forte dal cuscino di prima base, spingendo le sue gambe veloci fino a conquistare in tuffo la terza base.
E’ la Fortitudo di Patrick Didder, leadoff e interbase veloce di gambe e di mani, e dai pensieri rapidissimi. Tre valide ieri sera, portando il suo average a 571 in quest’inizio dell’avventura italiana.
E’ la Fortitudo di Alex Bassani. Che inizia producendosi in 3 inning pulitissimi, di limpida espressione tecnica. Qualche lancio che non gli entra bene sul quarto attacco del Parma (concedendo l’unico punticino alla squadra di casa), per poi riprendere serenamente il controllo e lasciare la chiusura ad un perfetto Claudio Scotti.
Da vergognarsi…
Squadra impresentabile e con un vizio tutto parmigiano di esaltare giocatori che di esaltante hanno ben poco
La realtà è che i nostri giocatori non valgono quelli di bologna in nessun ruolo
Parma non produce giocatori di livello da molto ormai…e quei pochi veramente all’altezza ci giocano pure contro…
Domanda: ma Seminati e aldegheri arriveranno o li vedremo a Bologna pure loro? Chissà…