La no hit combinata Sanchez-Yepez, la notte magica di Malengo, un Vasquez tempestoso, Salazar torna ad alzar la voce
Hanno finalmente trovato il ritmo. E la necessaria regolarità sul monte di lancio e in difesa. Mi riferisco al Rimini e al San Marino, due squadre che hanno cominciato a far vedere il loro potenziale dopo un primo mese di stagione difficoltoso e vissuto in affannosa rincorsa. Faticoso ma inesorabile il recupero in classifica. E direi anche inevitabile, considerando le potenzialità di questi Club. Le settimane con il fiato sospeso sono alle spalle. I Titani con sette vittorie consecutive e i Pirati con quattro (fondamentale la doppietta dello scorso week end allo “Steno Borghese” di Nettuno) si sono liberati di dubbi e incertezze.
Rimini è già qualificata aritmeticamente ai playoff. Virtualmente anche San Marino. Perchè dico virtualmente? Perchè c’è una vittoria della squadra di manager Doriano Bindi che è… sub judice, nel senso che la partita non è stata omologata. E’ in corso una più approfondita indagine (in seguito ad una seconda richiesta del Rimini) sulla posizione del lanciatore italovenezuelano Yovany D’Amico e sul suo status di Asi. La Federazione lo ha considerato, per questa stagione, giocatore di “scuola italiana”. Per avere già partecipato a sei campionati italiani di IBL. Ma il regolamento è stato rispettato? E’ davvero sicura, la Federazione, che Yovany D’Amico sia stato presente nella stagione scorsa con la casacca del Nettuno? Venne inserito a referto in due occasioni, da parte dello staff tecnico del Nettuno B.C. “vecchia gestione”. Però non scese in campo. C’era? Non c’era? Fu tutto regolare? Oppure… Gli arbitri non controllarono, così pare. O non controllarono sufficientemente. Il Giudice Unico Sportivo omologò quelle partite del 25 maggio 2013 (proprio fra Nettuno e Rimini) e dell’1 giugno 2013 (dove il Nettuno affrontava il Mastiff). La prima richiesta di indagini presentata dal Rimini quest’anno, sul tesseramento come Asi di Yovany D’Amico, non ha avuto successo. E’ stata archiviata dal Procuratore Federale della FIBS, Avv. Vania Gagliardi, dopo avere esaminato i roster dei rapporti arbitrali riguardanti quelle due partite del 2013. Rapporti in base ai quali D’Amico risultava presente.
Comunque, per chiarire questo “caso”, sembra che la Federazione avesse convocato D’Amico per il 9 aprile scorso. Ma il giocatore ha comunicato di trovarsi nell’impossibilità di comparire e in una comunicazione fece sapere “di riportarsi a quanto risultava dai roster allegati ai referti di gara”. Come a confermare la sua presenza per quelle due gare. Il Rimini Baseball ha insistito. E di fronte ad una seconda richiesta di indagini, la FIBS starebbe approfondendo la vicenda. Frattanto, non ha omologato la partita San Marino-Rimini del 13 maggio scorso (fase di Intergirone) vinta clamorosamente per “manifesta” dai Titani con il punteggio di 15 a 5. San Marino quella sera schierò come lanciatore partente proprio Yovany D’Amico, che lanciò per 4 inning.
il San Marino Baseball in tutta questa vicenda poco chiara non c’entra nulla. O così sembra. Da quanto abbiamo appreso la Società della Repubblica del Titano – quando decise a gennaio di tesserare Yovany D’Amico per dare profondità al suo monte di lancio italiano rimasto orfano di Tiago Da Silva – chiese informazioni alla FIBS. Domandando se il giocatore (che non era stato utilizzato dal Nettuno nell’intera stagione 2013) fosse da considerare Asi. Cioè, il 2013 di D’Amico in IBL conta o non conta? Se conta, era la sesta stagione italiana. Che permette di cambiare lo status di “non asi” in quello di “asi”. Se non conta, restano cinque e il diritto di diventare giocatore di “scuola italiana” non l’avrebbe ancora maturato. Pare che la Federazione inizialmente abbia preso tempo (tant’è vero che Yovany la sua prima partita con la casacca sammarinese la fece in gara1, entrando come rilievo nella partita dei pitchers stranieri). Poi, l’OK della Federazione. Tutto in regola. Avuta conferma dello status di Asi dell’italovenezuelano, il San Marino lo ha utilizzato nelle partite riservate ai lanciatori di scuola italiana.
Il dubbio tuttavia resta. D’Amico è davvero Asi? Oppure le sue “vere” stagioni in Italia sono da considerare quelle che vanno dal 2008 al 2012? E cioè cinque (quattro a Grosseto, una a Nettuno) e non sei? Il Rimini sostiene che Yovany nel 2013 non fosse in Italia.
Non sarà semplice, adesso, stabilire la verità. Potrebbero – ad esempio – spuntare chissà dei testimoni in suo favore. E’ anche possibile che D’Amico (magari non pronto per scendere in campo) si fosse preso tra fine maggio e inizi giugno 2013 una decina di giorni per venire in Italia ed essere messo a referto, appositamente per non perdere la stagione e “salvare” così l’opportunità di diventare giocatore di scuola italiana.
Situazione complessa. Provocata da controlli che sarebbero stati da fare con maggiore rigore. La Federazione, su situazioni di questo tipo, non dovrebbe rischiare di dare un’eventuale immagine di superficialità. Il “caso” intanto sta scoppiando. E la FIBS non può… insabbiare. Qualcuno potrebbe avere agito in maniera non corretta l’anno scorso. Per quanto riguarda il campionato in corso, il San Marino dovrebbe essere tranquillo: la sua partita vinta, con ampio margine, penso che verrà omologata. E con essa, la qualificazione alla post-season sarebbe sicura. Il San Marino non può essere penalizzato per un eventuale errore della Fibs (che ha dato il “via libera” per Yovany D’Amico asi). Al limite, il team del Titano potrebbe perdere D’Amico qualora – per le vicende dell’anno scorso – venisse scoperto qualcosa di irregolare e il giocatore si prendesse una squalifica.
Ribadisco che Rimini è già nei playoff, anche se da qualche parte si dice che serva ancora una vittoria per la qualificazione matematica. Il team romagnolo, qualora dovesse perdere tutte le quattro partite di “prima fase” che restano, e dando per scontato che venga omologata la partita persa a San Marino, al limite finirebbe alla pari con il Nettuno se la squadra di Scerrato dovesse vincerle tutte. A parità di classifica, diventano determinanti i risultati dei confronti diretti: che sono favorevoli ai Pirati.
La Fortitudo UnipolSai, dominatrice di questa “prima fase” dell’Italian Baseball League 2014, ha realizzato (contro il Godo) la sua sesta doppietta. Che l’ha portata ad arrivare a d un record di 15 partite vinte. Su 16 giocate.
Una curiosità: Bologna va fortissimo… senza avere alcun battitore fra i migliori 15 nella classifica della media-battuta. Com’è possibile? E’ possibile perchè: 1) è un gruppo compatto e collaudato; 2) esprime un gioco d’attacco che, abbastanza spesso, è concreto e bene organizzato: ciò porta la squadra di manager Marco Nanni a sfruttare egregiamente le non tante battute valide di un lineup che in questo momento sta giocando anche senza battitori stranieri; 3) vanta il miglior Team Pitching (ERA 1.45); 4) propone anche il migliore team Fielding (percentuale 977), 5) è la squadra che in quasi due mesi di stagione ha concesso meno punti: 27 in 16 partite, vale a dire una media di 1.6 a partita!; 6) è la squadra che concede il minor numero di basi rubate e di tentativi di rubata; 7) è la squadra con la più alta differenza fra basi per ball guadagnate e basi per ball concesse: vale a dire + 39 (92 ottenute, 53 concesse).
LA TOP TEN DELLA SETTIMANA
LANCIATORE: JOSE’ SANCHEZ (Parma). Una regolarità disarmante ad alto livello. Autore di una “no hit” (in combinazione con l’affidabile suo rilievo Jesus Yepez) in gara1 contro il Nettuno Due. Il pitcher destro di Maracaibo ha firmato una prestazione magistrale: 6 riprese lanciate, 8 strikeout, 3 basi-ball, 0 valide, 0 punti. Il resto del lavoro lo ha completato Yepez. Meritano citazioni: Luca Panerati (Bologna) che sta recuperando i ritmi e il rendimento che aveva prima dell’infortunio che gli ha fatto perdere tutta la stagione scorsa. Contro il Godo, Luca si è prodotto in 11 K in 6 inning, nessuna bb, 5 valide, nessun punto, ottenendo la sua vittoria stagionale numero 5; Valerio Simone (San Marino) che ha vinto la quarta partita consecutiva nello spazio di tre settimane e permettendosi il lusso di sconfiggere un pitcher straniero esperto e bravo come Uviedo; Nicolas Giovanelli (Parma) terza “partenza” sul monte italiano del team di Orlando Munoz e terza vittoria: il ragazzo di Parma viaggia in campionato con 0.73 di ERA; Franklin Torres (Rimini) che ha vinto “gara2” per i Pirati a Nettuno permettendo alla ciurma di Chris Catanoso di dare una svolta alla propria stagione. Ovviamente da sottolineare che Enorbel Marquez, rilievo del Rimini, è ancora a 0.00 di Earned Run Average e che – fra i pitchers partenti – la migliore ERA appartiene a Joey Williamson (Bologna) con 0.18 in 50 inning lanciati (6 partite vinte, nessuna perduta).
CATCHER: OSMAN MARVAL (Parma). C’è la sua concretezza, c’è la sua solidità, c’è il suo bastone”, c’è il suo carisma in questo Parma che sta crescendo e che ha raggiunto un buon equilibrio. Streak di 6 vittorie. Nella doppietta parmense contro Nettuno Due, Marval ha totalizzarto un 3 su 8 in battuta, con 2 doppi, 4 rbi, 3 punti. Presenta un average di 362 dopo 16 partite.
PRIMA BASE: DANIELE MALENGO (Bologna). La sua notte di gloria venerdì in gara1 contro Godo: 2 su 3 con 1 triplo, 4 rbi, 2 punti segnati. E poi 1 su 4 la sera successiva. E a difesa del cuscino di prima base è una sicurezza.
SECONDA BASE: MARCO SANDALO. Il ragazzo della “matricola” Padova continua a farsi apprezzare. Brillante e incisivo nelle due partite (poco fortunate per la sua squadra) contro un San Marino in evidente crescita. Sandalo si è proposto venerdì in un 3 su 3 nel box di battuta, con 1 triplo, 4 rbi e 2 punti segnati, il sabato in garadue 1 su 3, con 1 doppio. Un rookie che è una bella rivelazione della IBL.
TERZA BASE: ROLEXIS MOLINA (Godo). In ogni turno, c’è sempre una partita nella quale il veterano cubano di Isla de la Juventud si accende di luce e fa vedere la sua classe. Non è un battitore di potenza, ma un gran bel colpitore. 3 su 4 per lui nella seconda partita al “Falchi” di Bologna, dove la Fortitudo s’è dovuta limitare ad un successo per 3 a 0. Molina attualmente con 316 di average è il quinto battitore del campionato, in una graduatoria ancora capeggiata dal sorprendente Nick Nosti (Padova) a quota 380.
INTERBASE: WILLY VASQUEZ (San Marino). Provvidenziale. L’improvviso infortunio di Daniel Bittar ad inizio campionato (soltanto 2 partite giocate) ha portato Vasquez a riciclarsi nel ruolo impegnativo, delicato, difficile di shortstop. Si sta destreggiando bene: 918 di percentuale difensiva. Meglio di lui, fra gli altri interbase titolari, soltanto Nunez (966), Santora (961) e Infante (946) che sono degli “specialisti” di questo ruolo-chiave della difesa. Ma Vasquez in questo periodo sta facendo la differenza in battuta. Nel San Marino lui è primo per batting average (373), primo per slugging pct (576), primo per percentuale arrivi in base (474), primo per punti segnati (18), primo per produzione battute valide (22), primo per rbi (punti battuti a casa) con 15, primo nei fuoricampo (2), primo nel totale basi (34), primo per volate di sacrificio (3). Che cos’altro deve fare Vasquez a San Marino? Ah sì… forse annaffiare il campo, curare l’erba, sistemare la terra rossa, dare una mano a quelli del bar a fare le piadine… Un bel fine settimana l’ha conosciuto anche Jack Santora: per l’interbase del Rimini un sabato ruggente con 3 su 4, 1 fuoricampo, 3 rbi, 1 bb, 3 punti.
ESTERNO SINISTRO: ALESSANDRO GRIMAUDO (Bologna). Eh, il ragazzo va, il ragazzo ha talento. Bel prospetto per il baseball italiano. Un ventenne con una apprezzabile maturità e una forte applicazione mentale. Uno con questa mentalità fa strada, di sicuro. Molto regolare nelle due partite contro i Godo Knights: 2 su 4 e 2 punti nella partita del venerdì; 2 su 4, 1 rbi e 1 punto la sera successiva.
ESTERNO CENTRO: CARLOS DURAN (San Marino). C’è anche l’acuto della sua classe e della sua esperienza nella crescita del gruppo di Bindi. La Società sammarinese – da tre anni campione d’Italia – ha fatto bene a continuare con i suoi “vecchi draghi”. Senza farsi assalire dalla tentazione di portare “novità” o qualche nome altisonante che poi arriva e non si adatta alla IBL. Duran ormai lo conosce come le sue tasche il nostro campionato. E sa come affrontarlo, sa come gestirsi. Squilli di tromba per l’esterno centro dei Titano Bombers: 3 su 5 con 2 doppi, 1 rbi, 1 bb e 3 punti segnati nella prima partita contro il Tommasin Padova, poi 1 su 4, 2 punti e 1 rubata nella seconda gara. Una citazione la merita Stefano Desimoni L’esterno centro del Parma nelle partite contro Nettuno Due totalizza un 3 su 8, con 2 rbi, 1 bb e 3 punti.
ESTERNO DESTRO: STEFANO GIANNETTI (Parma) per l’1 su 2 nel box e 2 rbi in occasione del 10-0 inflitto dagli emiliani al Nettuno2.
BATTITORE DESIGNATO: OSCAR SALAZAR (Rimini). Il fuoricampista dei Pirati sta recuperando ritmo ed efficacia dopo un periodino di ombra. Nella doppia delicatissima sfida di Nettuno, Salazar fa sentire la sua voce (e la sua mazza): 1 su 3 con 1 rbi il venerdì, 1 su 5 con un homerun, 1 rbi e 1 punto il sabato sera in una partita-chiave. Sono già 4 i fuoricampo del cleanup dei Pirati.
Foto Cantini/Oldman
Il G.M e il Manager del Bologna li vorrei vedere a Rimini, per mè con quei due vinciamo qualcosa anche noi.
Spero che quei pochi baiocchi che possiede la Fortitudo, vengano usati per BLINDARE, Mura e Nanni