Intervista con il Direttore Tecnico Stefano Bernicchia:”Non è da escludere un accordo ma ci vuole buonsenso”

Pubblicato il Ago 11 2015 - 6:14pm by Giovanni Colantuono

Le due squadre nettunesi sono ritornate finalmente nello Steno Borghese, per quello che è un passo verso l’auspicata riapertura dell’impianto anche per le partite. Nelle ultime settimane il “Caso” Nettuno è tornato prepotentemente alla ribalta con aperture verso una soluzione “unica” e con nuove discussioni tra le due dirigenze proprio in merito alla riapertura dello stadio.

Sulla situazione abbiamo raccolto anche alcune dichiarazioni del Direttore Tecnico del Nettuno2 Stefano Bernicchia.

Alla luce dei nuovi sviluppi i tifosi nettunesi possono ancora sperare in un futuro con una squadra unica in IBL?

“Dico di si – risponde Stefano Bernicchia – non è da escludere che si possa ancora arrivare ad un accordo. Ovviamente ci saranno delle situazioni da sistemare, ma gli appassionati devono sapere che da parte nostra non c’è nessuna preclusione verso una soluzione per una squadra unica a Nettuno. E’ nel pensiero di tutti noi formare una squadra forte,magari riportando a Nettuno tutti i giocatori nettunesi che sono nelle altre squadre della IBL. Per farlo però bisogna condividere un progetto tra persone di buonsenso, mettendo avanti a tutto l’interesse del baseball nettunese e non gli interessi personali, bisogna avere equilibrio nelle decisioni da prendere e nell’analizzare le situazioni che si dovranno sistemare. Sotto questo punto di vista noi abbiamo sempre mantenuto un certo atteggiamento già dal mese di dicembre del 2014 quando avevamo iniziato una trattativa con il Nettuno BC. All’epoca ci incontrammo anche con la presenza del Sindaco Chiavetta. Sembrava che un accordo era in vista, poi saltò tutto. Nel mese di aprile eravamo di nuovo vicini ad un accordo per far riaprire lo Steno Borghese, eravamo disponibili in tutto sulle richieste del Nettuno BC e se in quel momento ci fosse stato un accordo penso che tutte e due le squadre avrebbero giocato il campionato a Nettuno senza dover spostarsi a Roma,anche in aprile tutti sappiamo come sono andate le cose. Oggi la situazione è frutto di tutti questi mesi di mancati accordi”.

Un punto di partenza sicuramente positivo, perchè è chiaro che il clima che si è venuto a creare nella cittadina tirrenica non è il più favorevole per una trattativa che nei mesi scorsi è sempre stata difficile da portare avanti:

“Il dialogo per noi è apertissimo – continua il Direttore Tecnico del Nettuno2 – in ognuno di noi nell’animo c’è la volontà di risolvere al più presto una questione che sta diventando troppo pesante da sostenere, soprattutto per tutti quei tifosi che erano abituati a gioire in passato con le vittorie della squadra di baseball. Stiamo vivendo una stagione in cui la nostra città è stata esclusa dal campionato con la beffa che abbiamo sprecato anche risorse economiche per sostenere la squadra che praticamente gioca sempre in trasferta.

Uno scoglio da superare sarà sicuramente il recente passato, fatto di litigi, di carte bollate e via dicendo:

“E’ chiaro che tutto quello che è successo è difficile da cancellare con un colpo di spugna – continua Stefano Bernicchia – si sono dette e fatte cose molto pesanti che ovviamente potranno avere un peso anche in futuro”.

Un personaggio importante nel mondo del baseball nettunese come Ruggero Bagialemani, proprio nel forum di BaseballMania, ha chiamato in causa anche i giocatori in questo momento di grande incertezza sul futuro del movimento:

“Ho letto e sono d’accordo con quanto detto da Bagialemani. I giocatori hanno un ruolo fondamentale, loro sono i veri protagonisti che vanno in campo, ed è probabilmente arrivato il momento che anche loro prendano una posizione, è in ballo anche il loro futuro. Non devono subire passivamente questa situazione ma devono far sentire anche la loro voce e il loro pensiero. Ci sono ragazzi che nonostante la giovane età hanno già alle spalle tanti campionati di IBL, sarà importante conoscere anche quello che vogliono fare loro in futuro”.

Quanto sarà difficile riportare il baseball nettunese ai livelli che erano stati conquistati con tanti anni di vittorie?

“Non sarà facile – dichiara Stefano Bernicchia – ci vorrà del tempo per ricostruire una squadra come quelle a cui eravamo abituati in passato. Il Nettuno Baseball ha sempre significato vittoria per questa città, e si è costruita quella storia con uomini di grande valore umano e tecnico, con materiale umano di grande qualità su cui lavorare e poi erano arrivate anche importanti risorse economiche. Oggi è tutto più difficile e quindi bisogna essere realisti e dire che ci vorrà del tempo per ritornare ad essere quel Nettuno vincente, però tutti noi abbiamo il dovere di fare il massimo per riuscirci e ripeto l’unica strada è quella di togliere di mezzo gli interessi personali e pensare solo al baseball”.

Concludiamo con un chiarimento su un rumors che proprio noi di Baseballmania abbiamo riportato nei giorni scorsi, quello di un probabile avvicendamento in IBL con il Nettuno Baseball City al posto del Nettuno2:

“Posso dire che si è parlato di questa eventualità” conclude Bernicchia.

 

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Giovanni Colantuono

Nato a Nettuno. Ha iniziato la carriera giornalistica nel 1991 nell’emittenza televisiva privata come autore e conduttore della rubrica settimanale sul baseball Casabase. Allievo del Piccolo Gruppo di Giornalismo Radio-Televisivo di Michele Plastino, ha poi collaborato con il quotidiano Il Tempo e con varie agenzie di stampa. Radiocronista di Idea Radio ed autore di due film reportage sulla Coppa Campioni di Parigi del ’91 e dell’Europeo del ’91. E’ stato per tre anni addetto stampa del Nettuno e collaboratore dei siti BaseballItalia.it e Baseball.it.. Nel marzo del 2012 è cofondatore di BaseballMania.it di cui è l'editore e il Direttore Editoriale.

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7 Commenti Unisciti anche tu alla conversazione!

  1. ivano 11 Agosto 2015 at 19:43 -

    i play off senza nettuno non sembrano neanche tali.2squadre in nettuno e un non senso.se vi metteste d’accordo sareste come una volte una delle 4 squadre finaliste di sempre……..forza nettuno

  2. karl 11 Agosto 2015 at 20:42 -

    Nettuno,Bologna,Rimini e Parma non potrebbero mai mancare ad una post season

  3. Gabriele 11 Agosto 2015 at 22:02 -

    Aggiungere Grosseto Karl, che mi auguro rivedere in IBL competitivo comunque anche io tifo per un solo Nettuno, sinceramente noi da fuori fatichiamo a capire come è stato possibile arrivare ad avere due squadre e mandarle a giocare a Roma e personalmente sono molto dispiaciuto per quello che stanno vivendo i nettunesi ma una città che ama così tanto questo sport non può che ritornare grande.

  4. Infield 12 Agosto 2015 at 00:43 -

    Accordo? Macché, e quando mollano la presa sto lupi? Vergogna!!!! Andate a fa politica da un altra parte, lasciate lo sport a uomini di sport, state a fa danno per puro divertimento, li potevate caccia voi i soldi quando il Nettuno iniziava ad arrancare, invece voi avvoltoi avete aspettato fino a che il pranzo non era servito. Vergognatevi

  5. armando 12 Agosto 2015 at 06:03 -

    Ancora tanto fumo e niente arrosto.

  6. Ruggero Bagialemani 12 Agosto 2015 at 13:43 -

    Rispondo xchè sono stato tirato in ballo per un commento che ho fatto su un altro articolo.
    L’argomento purtroppo è vasto e ci vorrebbero 10 pagine per parlare di tutto lo schifo e di come ci siamo ridotti e non parlo da ex Atleta o ex Mannager,parlo da Nettunese vero,posso cercare di dare qualche consiglio stando fuori,mi rivolgo soprattutto ai giocatori,avendo rappresentato per 20 anni un punto fermo di QUESTA SQUADRA e di QUESTA CITTA’ , sono mal consigliati e soprattutto non sono padroni del loro destino,senza pensare che la vita potrebbe essere lunga ma la carriera di un Atleta è talmente breve da svegliarsi di colpo e capire di aver buttato all’aria gli anni più belli xchè qualcuno ha deciso per loro,penso che essere protagonisti,avere un obiettivo,avere spirito di sacrificio,senzo di appartenenza e voglia di VINCERE debbano essere per chi fa sport ad un certo livello le prime cose a cui pensare e per cui vale la pena di scendere in campo,il nostro è uno sport di passione che al 99% non da futuro,allora gli stimoli e gli obiettivi bisogna crearli da soli o ci deve essere qualcuno che li insegna,sento parlare di America troppo facilmente,di Accademia e di tutte le cazzate che vengono messe in testa a questi poveri ragazzi fin da bambini,senza pensare che per andare a giocare negli States bisogna prima essere forti qui,gli allenamenti non bastano,a meno che non ci si trasferisca x vivere come qualcuno ha fatto,adesso non voglio entrare nel merito delle aspettative delle famiglie per carità,però vorrei far capire a questi ragazzi che si può essere Campioni Rispettati anche non andando in America ma vincendo SCUDETTI ed altri Trofei qui in Italia e rappresentare la maglia AZZURRA con Onore,perchè se uno fa fa sport per i soldi in Italia,col baseball ha sbagliato tutto,non ha capito molto della vita,dopodiche si potrebbe anche pretendere…….ma prima bisogna dimostrare……..
    A Nettuno abbiamo toccato il fondo ad oggi questo è un Paese o Città chiamatela come volete allo sbando,senza guide in tutti i sensi,sia per quanto riguarda la Città sia per lo Sport ed è proprio questa caduta in basso che ci deve far capire che cosa siamo riusciti a combinare,da Città modello e Squadra temuta e rispettata da tutta Europa e conosciuta nel Mondo a Niente…….Bisognerebbe fare tesoro di questa brutta esperienza come quando si subisce una sconfitta dolorosa ed essere pronti ad altre battaglie per un pronto Riscatto,sento un sacco di chicchiere ma di concreto molto poco,sono stato chiamato da tutte e 2 le Società per fare qualcosa sia con l’una che con l’altra ma io penso che NETTUNO è uno soltanto non esistono 2 Nettunitti(come li chiamo io),farci prendere in giro dal mondo intero per non arrivare a niente,Nettuno è nata grande e cosi deve restare,questa assurda realtà deve finire non ha senso,chi vuole lavorare per questo sport deve farlo con passione e soprattutto per il bene dei Giocatori e per questa Città,ci vuole poco soltanto buon senso e si torna grandi in un anno,bisogna RISPETTARE la Storia,bisogna valorizzare gli EROI di Villa Borghese e poi tutti gli altri che hanno indossato e SPUTATO SANGUE per questa Maglia negli anni successivi arrivando a vincere 17 SCUDETTI,6 Coppe Dei Campioni e tutti gli altri allori che non sto qui ad elencare,Nettuno Città,Società,Giocatori,Amministratori e Tifosi erano un tutt’uno che ci inorgogliva a tutti e facevano sentire questo sport come una cosa nostra,provate a chiedere ai giocatori avversari che cosa significasse venire a Giocare contro di noi un tempo e provate a chiederlo ai giocatori di oggi…………
    Ragazzi se non si mettono d’accordo fate voi un passo da grandi e metteteli con le spalle al muro non fategli guiadagnare quei 4 soldi su di voi rischiando la vita viaggiando la notte sulle strade per giocare(pensateci).
    Ci sarebbe ancora molto da dire ma mi fermo qui e voglio farvi riflettere,pensate un attimo con i soldi spesi per 2 squadre,fra spipendi,trasferte,materiale,Tasse gara,biglietti aerei,case in affitto e quant’altro se si sarebbe potuta fare una squadra di livello e lottare per lo Scudetto giocando a Casa dando l’opportunità agli appassionati di assistere allo spettacolo da voi proposto o se è andata bene non vedere questo squallido Teatrino andato in scena per le partite interne a Roma,con 20 spettatori a partita.
    Spero soltanto che quando si tornerà a votare venga eletto un Sindaco che faccia il bene di questo sport riportando(come dice un allenatore a me antipatico)La Chiesa al centro del Villaggio.
    Sempre FORZA NETTUNO

  7. camillo palma 12 Agosto 2015 at 20:01 -

    Sono veramente pesanti i concetti che esternalizza il grande Ruggero e che ha portato in tutto il mondo il nome di questo Paese e superando tutti i record. Una cosa però è certa e che il processo baseball in quel di Nettuno è ormai fortemente squilibrato da motivazioni economiche, strutturali, sportive ed incastri di diversa natura e di ogni genere, per cui si stanno facendo scelte che diventano dispendiose e con fini non certo di successo, e che quindi generano squilibri su squilibri. E’ più che mai necessario un progetto di riequilibrio che tenga conto di tali aspetti in profondità e con strumenti di verifica profondi ed adeguati e fondato sulla trasparenza e partecipazione, come già dallo scrivente evidenziato in altro articolo, e che sia in grado di raddrizzare la barca. Per fare ciò ci vuole tempo e per il prossimo campionato è il caso di lavorarci già da adesso, perché se si aspetta il nuovo sindaco e la fine di questo campionato già è tardi visti gli squilibri esistenti e la loro natura. Ringrazio Ruggero(con il quale ci conosciamo da bambini) che mi ha suggerito questi spunti, e vorrei sottolineare che un campione del genere non può ASSOLUTAMENTE stare fuori dal campo e per quello che ancora può dare alle giovani generazioni. un caro saluto e voglio essere ottimista.