I migliori in campo dell’ultima di andata della seconda fase del campionato

Pubblicato il Ago 12 2015 - 7:00pm by Francesco Raco

Il girone di andata della seconda fase di IBL si è concluso con le doppiette di Bologna e San Marino, che si sono così aggiudicate la miniserie in programma rispettivamente contro Rimini e Padova; la Fortitudo si è confermata in testa al giro di boa in virtù di un record pari a 7 – 2, mentre i “cugini” Rimini e San Marino attualmente viaggiano entrambi a 5 – 4 e sono in piena corsa per la qualificazione alle Italian Series; apparentemente fuori dai giochi Padova, che al momento è il fanalino di coda con un povero 1 – 8.

 

Estremamente equilibrato lo scontro diretto tra Bologna e Rimini,le prime due classificate della prima fase: in gara 1 Fleming ha dominato la scena sul monte di lancio e un singolo di Suarez è bastato a risolvere l’incontro; gara 2 ha visto la reazione dei pirati, i quali si sono imposti per 6 – 3 sulle aquile sorretti dagli apprezzabili Richetti e Corradini; da evidenziare le buone prove nel box di Desimoni, Romero e Romero; il giorno seguente i bolognesi hanno poi prevalso per 6 – 1, trascinati dai superbi Rivero (7 IP, 1 ER) e Suarez (3 RBI).

 

Padova ha strappato il primo successo (8 – 6) al quinto tie-break (15th) contro la T&A, per merito del convincente rilievo Calero, il quale ha tenuto per mano la squadra fino al singolo da 2 RBI di Epifano, che ha tagliato le gambe agli avversari; rabbiosa la risposta dei Titano Bombers la sera seguente, con Duran, Vasquez e Chiarini a demolire il bullpen patavino fissando il finale sul 17 – 1; i sammarinesi hanno conquistato anche la terza gara per 4 – 1, frutto di una prestazione da incorniciare dei pitcher stranieri Berg, teran e Cubillan.

 

LANCIATORE PARTENTE STRANIERO

 

Marquis Fleming del Bologna. Il partente locale ha difeso con le unghie il punto di vantaggio maturato dai felsinei nel corso del terzo attacco locale, congelando le mazze neroarancio dal primo al settimo inning: 0 ER, 7 H, 6 SO e 2 BB, cifre che gli sono valse la terza vittoria personale nella seconda fase del torneo.

 

LANCIATORE PARTENTE ITALIANO

 

Junior Oberto del San Marino. Discreta prova fornita nella seconda partita della serie contro i veneti, coronata dalla seconda W individuale negli ultimi 3 turni; dopo un avvio stentato al primo inning (2 singoli e 1 lancio pazzo che hanno provocato l’unica segnatura patavina), l’oriundo ha poi ingranato dominando in pedana durante le 5 riprese successive: 0 ER, 3 H, 3 SO e 2 BB da 2nd a 6th.

 

LANCIATORE RILIEVO STRANIERO

 

Angel Calero del Padova. Fondamentale il suo apporto in gara 1 della serie contro la T&A, in cui ha tenuto testa al line-up sammarinese per 6.2 inning di gioco (da 9th a15th), realizzando 2 SO e subendo appena 2 valide senza concedere basi ball e punti guadagnati (i 2 punti incassati al 12th non hanno gravato sulla sua PGL a causa dei 2 runner avversari posizionati in base con 1 out secondo la regola del tie-break); generosa dunque la performance dell’ex Godo, che ha trascinato il Tommasin al primo successo in classifica, risultando il Winner dell’incontro.

 

LANCIATORE RILIEVO ITALIANO

 

Roberto Corradini del Rimini. Importante salvezza aggiudicatasi nel secondo match contro la Fortitudo, caratterizzata da 3 inning efficaci disputati sul mound: 1 ER, 4 H, 2 SO e 1 BB; decisivi ai fini del risultato i K rifilati a Grimaudo e Liverziani nel corso del 7th, giocate che hanno frenato la rimonta degli ospiti costringendoli a 3 LOB (uomini rimasti in base al termine del turno d’attacco).

 

RICEVITORE

 

Riccardo Bertagnon del Rimini. Solido e continuo col bastone, l’esperto classe 1984 si è espresso su un positivo standard da 4 / 12 impreziosito da 1 BB, 2 RBI e 1 R prodotti contro il competitivo parco lanciatori fortitudino; difensivamente si è rivelato affidabile e non si registra alcun errore commesso o sbavatura in 18 opportunità totali.

 

PRIMA BASE

 

Gabriele Ermini del San Marino. Onore alla carriera di un veterano che in gara 1 a Serravalle ha realizzato la valida numero 1000 in carriera: profonda legnata all’esterno sinistro su palla lanciata da Quevedo in apertura del quinto turno d’attacco locale; complessivamente ha chiuso il trittico a 3 / 7 + 1 BB, 2 RBI e 2 R, senza commettere errori e apparendo attento a difesa del sacchetto.

 

SECONDA BASE

 

Francesco Imperiali del San Marino. Impressionante il rendimento riportato nel box di battuta contro i lanciatori patavini, contraddistinto da 4 valide messe a segno in 12 turni, tra le quali si annoverano 2 doppi, oltre a 2 basi ball (1 RBI e 1 R); in fase difensiva ha effettuato 6 assistenze precise e 6 eliminazioni senza accusare distrazioni col guanto.

 

INTERBASE

 

Erick Epifano del Padova. Nomination meritata grazie al singolo da 2 RBI colpito su lancio di Morreale nella parte alta del 15th di gara 1 (tie-break), che ha spinto a casa Martone e Pacini (rispettivamente da terza e seconda base) spezzando gli equilibri finali: al cambio campo Calero ha effettuato agevolmente le ultime 2 eliminazioni, consentendo al Padova di centrare la prima vittoria per 8 – 6.

 

TERZA BASE

 

Cesar Suarez del Bologna. Premiato in virtù della notevole prestazione offerta in gara 1, condita da un ottimo 3 / 4 di cui 2 doppi e il singolo a sinistra su Candelario che ha fruttato l’RBI decisivo della prima partita contro Rimini, capitalizzando l’uomo in zona punto (Sabbatani sul cuscino di seconda base); tale giocata ha sbloccato il punteggio regalando di fatto ai bolognesi un’utile vittoria per 1 – 0, oltre al momentaneo vantaggio nella serie che trasmette sempre maggiore tranquillità alla squadra.

 

 

ESTERNO SINISTRO

 

Wuillians Vasquez del San Marino. Sensazionale la propria produttività offensiva da segnalare in quest’ultima giornata di campionato che ha visto i titani opposti al Padova, in cui il venezuelano si è esaltato toccando addirittura 8 battute valide in 15 turni, di cui 1 doppio, guadagnando anche 2 basi ball per un totale di 4 R e 1 RBI; sul prato non ha commesso errori, rispondendo presente tutte le volte in cui è stato  chiamato in causa.

 

ESTERNO CENTRO

 

Stefano Desimoni del Rimini. Consistente la mole di 4 valide battute in 10 turni da lead-off sui pitcher dei felsinei, da sommare a 2 basi ball che hanno fatto lievitare a .500 la sua OBP settimanale; il suo bottino personale, rimpinguato da 1 base rubata e 1 volata di sacrificio, a fine giornata ha reso ai pirati 1 RBI e 1 R; difensivamente il parmense non ha incontrato alcuna difficoltà ad eseguire 5 eliminazioni al volo (0 errori commessi).

 

ESTERNO DESTRO

 

Mario Chiarini del San Marino. L’ex capitano del Rimini ha sfoggiato le sue doti da slugger, producendo 4 valide in 16 turni, tra le quali 1 doppio e un grand-slam che all’ottavo inning ha fissato il risultato finale di gara 2 su un perentorio 17 – 1 in favore dei titani ospiti; sul “giardino” esterno si riportano 5 eliminazioni per volata e 1 assistenza impeccabile (nessun errore commesso).

 

BATTITORE DESIGNATO

 

Francesco Fuzzi del Bologna. Nonostante abbia giocato una sola partita e la sua squadra non sia riuscita ad avere la meglio sui romagnoli, l’interno ex Godo merita attenzione per aver lasciato il segno in gara 2 con 2 singoli RBI realizzati in 4 turni nel box di battuta (gli altri 2 out sono giunti per la via 6 – 3 ed F9), che hanno prodotto 2 dei 3 punti totalizzati dalla “F” allo stadio dei Pirati di Rimini.

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Francesco Raco

Nato nel 1993 a Roma, città dove vive. Studente universitario con una grande passione: il baseball. Ha conosciuto il gioco da bambino guardando serie anime giapponesi in TV, poi il padre, che è di Nettuno, lo ha portato ad assistere a una partita del Nettuno BC: fu amore a prima vista. Tutt'oggi non è difficile trovarlo seduto sulle gradinate dello stadio Steno Borghese, sempre sopra alla prima base e con in testa il cappellino raffigurante la “N”. Predilige un approccio sabermetrico nella valutazione dei giocatori, senza ridurre però il baseball a una scienza esatta e svilirne così le componenti emozionali e genuine: è infatti un tifoso molto caldo e passionale nel modo di vivere le partite.