Brillano Nosti, Liverziani e il rookie Giordani
Un pensiero affettuoso, mentre sto preparando una nuova puntata della “Top Ten della settimana”, lo voglio rivolgere a Giovanni Pantaleoni che – difendendo coraggiosamente il suo territorio da “prima base” del San Marino – si è violentemente scontrato con un giocatore avversario. Impatto brusco e doloroso come raramente se ne vedono. Purtroppo traumatico per il valoroso Giovanni il quale nell’urto ha immediatamente accusato problemi al fianco. Soccorso e trasportato in ospedale, a Parma, gli è stata riscontrata la perforazione della milza. E anche la frattura di una scapola. Non si può proprio dire che abbia buona sorte, Pantaleoni, tutt’altro. Questo serio incidente che lo ha costretto in ospedale e ad un intervento chirurgico gli è capitato beffardamente proprio quando aveva appena recuperato da un altro infortunio. Sembra una maledizione. Faccio a titolo personale – e a nome di Baseballmania – un sincero “in bocca al lupo” al Panta, che conosco bene e che stimo come persona e come atleta. Spero di rivederti nuovamente protagonista in diamante, fra un paio di mesi.
Vorrei ricordare che il giocatore nativo di Cupramontana, in attività nella massima serie dal 1998, ha vinto 7 scudetti in carriera: 2 con la casacca dei Pirati di Rimini (2000 e 2002), 2 a Bologna con la Fortitudo (2005 e 2009), tre consecutivi nella squadra della Repubblica del Titano (2011, 2012, 2013). E con San Marino ha vinto anche la Coppa dei Campioni 2011.
Indubbiamente… il gruppo diretto da manager Doriano Bindi è perseguitato in questo primo mese di stagione. Gliene capitano di ogni… Di sicuro il San Marino vincerà l’oscar della sfiga. Cooper, Bittar, Pantaleoni sono indisponibilità di quelle che lasciano il segno.
Costretto ad una situazione costantemente di emergenza (oltre agli infortuni, in occasione di “gara1” a Parma di venerdì scorso ha anche dovuto fare a meno di Jairo Ramos e di Simone Albanese squalificati), il team campione d’Italia sta cercando di resistere in mezzo alle difficoltà e di limitare i danni.
Chiaro che fa effetto vedere un San Marino così in ritardo in classifica, ultimo nel girone A (3 partite vinte e 5 perdute), dietro al Godo e alla matricola Padova (4-4), e lontano dalla lanciatissima Fortitudo Bologna (7-1). La qualificazione ai playoff è in pericolo? No, credo di no. Ci sono ancora sei turni di campionato e 12 partite da giocare per arrivare al termine della prima fase della stagione. Lo spazio per recuperare c’è, ma occorre affrettare i tempi: d’ora in poi non è più permesso sbagliare. Però dietro l’angolo c’è una sfida insidiosissima. Il derby in arrivo (venerdì e sabato al “Serravalle Field”) si annuncia d’una intensità drammatica, perchè anche il Rimini non è posizionato bene in classifica (nel girone B) e non può permettersi passi falsi. In realtà, alla squadra di Chris Catanoso potrebbe anche andare bene un pari (1 vittoria a testa), soprattutto se il Parma dovesse lasciarne 2 a Bologna. Il San Marino no. Il San Marino ha necessità di fare doppietta. Ma nella situazione attuale è dura. I Titano Bombers, dopo 8 partite, viaggiano con un 244 di media-battuta che non è all’altezza della loro fama. Inoltre, la squadra di Bindi propone la peggior ERA (punti guadagnati sui lanciatori) fra le otto squadre di IBL con 4.77. Portandosi dietro i problemi di un “monte” italiano che non ha più il fuoriclasse Tiago Da Silva e che in queste settimane non ha avuto a disposizione Chris Cooper.
Non è il momento delle critiche: sarebbe irrispettoso nei confronti di un Club che ha vinto 3 scudetti di fila, e anche alla luce della situazione d’emergenza e del fresco brutto incidente di gioco che ha messo KO Giovanni Pantaleoni.
Tuttavia, una “riflessione” me la permetto: com’è possibile che una squadra così grande, così importante, non sia stata capace fino ad ora di rubare neanche una base? Zero “rubate” in 8 partite! Un solo tentativo… Mi sembra una cosa strana. Pensate: Filippo Pacini, capitano e terza base del Tommasin Padova, da solo ha rubato quattro volte di più di tutto il San Marino! Mah…
Da registrare, nello scorso fine settimana di campionato (il primissimo della “novità” Intergirone) lo sweep realizzato dal Padova. Il primo sweep del team veneto in IBL. Ottenuto con molta sofferenza: due vittorie di 1 punto (quella del sabato maturata al tie break dopo… aver lasciato ben 22 corridori sulle basi! Undicesimo inning, punto automatico a basi piene per un battitore “colpito”). Tanta fatica per addomesticare il Nettuno2, che presenta la classifica più deficitaria, ha evidenti limiti nel box di battuta e tuttavia è squadra che tiene dignitosamente il campo.
L’altro Nettuno, quello “storico”, continua ad essere in vetta nel Girone B. Tuttavia, il Godo è riuscito a portar via una partita anche alla squadra di manager Scerrato. Dopo averne portata via una al San Marino e avere inflitto un sorprendente sweep al Padova. Lo staff tecnico del Nettuno B.C. mastica amaro e forse si morde le dita per quella scelta tattica che in gara2 non si è rivelata felice. Perchè – è l’interrogativo del giorno – non è stato mandato Florian sul monte come primo rilievo di Morellini? E’ stato preferito Pezzullo, il quale in 0.2 rl ha subìto 2 battute valide e il punto decisivo della sconfitta.
LA TOP TEN DELLA SETTIMANA
LANCIATORE: JOEY WILLIAMSON (Fortitudo Bologna). Bravissimo, sulla collinetta di Rimini. Ha orgogliosamente sfidato quel Mike Ekstrom che per qualche tempo è arrivato in Major League, mentre lui si è fermato al Triplo A. Joey si è reso interprete d’una performance maiuscola per concentrazione, applicazione mentale, per come ha spezzato il ritmo al pericoloso lineup dei Pirati. Di questo pitcher americano mi impressiona la saldezza di nervi. Soprattutto, mi impressiona la capacità di uscire da situazioni complicate “chiudendo” il discorso con decisione, con orgoglio e intelligenza. Bravissimo a mettere fuori tempo i battitori, con effetti, variando tanto i lanci, andando a cercare gli angolini della zona dello strike o lavorando sui fili. Non ha quasi mai dato ai Pirati una palla bella da battere. Tanta intensità mentale in ciascuno dei suoi 109 lanci. E’ difficile fare punti contro un tipo di pitcher come Williamson. Infatti è ancora a 0.00 di ERA. L’unico lanciatore con 4 vittorie in altrettante partite lanciate. Altri pitchers che si sono messi in evidenza nel turno scorso l’Angel Calero del Godo (che ha sorretto i Knights contro il Nettuno fabbricando una prestazione consistente, da 7 strikeout, nessuna base su ball, 2 sole valide e nessun punto in 7 inning), il Rodney Rodriguez rilievo di lusso del Nettuno (chiude il buon lavoro di Josè Lorenzo con 9 strikeout, 0 bb, 1 sola valida concessa in 3.2 inning). Merita di essere apprezzato il lavoro di Norberto Gonzalez. Questo pitcher cubano lancia nel Nettuno2, tiene il monte con grande sapienza, l’attacco non lo aiuta, inevitabili arrivano le sconfitte, tuttavia rappresenta un caso “raro” di un lanciatore che viaggia con zero partite vinte e 3 perdute ma al tempo stesso possiede una media pgl fra le migliori del campionato (1.80). Se Norberto Gonzalez lanciasse per Bologna o per Rimini avrebbe – forse – gli stessi “numeri” di Williamson e di Ekstrom.
CATCHER: OSMAN MARVAL (Parma). Il leader, l’anima, il trascinatore del Parma. Batte 2 su 3, più 2 punti segnati e 1 rubata nel 12-0 inflitto al San Marino, e si produce la sera successiva in 2 su 4 (con un doppio) e 1 rbi senza tuttavia evitare la sconfitta. Eccellenti anche le prestazioni dei due catchers di Bologna: Guillermo Rodriguez per la sapiente gestione difensiva in gara1, Marco Sabbatani per l’incisività in attacco (3 su 5) mostrata nella seconda partita di Rimini.
PRIMA BASE: JOAN CARLOS PEDROSO (Nettuno2). Il cubano che arriva dai Las Tunas Lenaderos affronta con spirito giusto un campionato difficile per la matricola nettunese allenata da Guglielmo Trinci. Nelle due partite perse di un soffio a Padova, Pedroso batte 4 su 9, con 2 doppi e 1 rbi. In evidenza anche Alex Sambucci (Parma) per i 4 rbi confezionati nella gara vinta per “manifesta superiorità” venerdì contro San Marino.
SECONDA BASE: ALESSANDRO VAGLIO (Bologna). Battute di qualità, le sue. Non tante, ma decisive. Di quelle che lasciano il segno sulla pelle delle partite. 1 su 4 con 2 rbi in gara 1 (con corridori sulle basi, Vaglio realizza una battuta valida da 2 punti battuti a casa), poi 1 su 3 con 3 rbi in gara2. Sta diventando un battitore “clutch”.
TERZA BASE: ROLEXIS MOLINA (Godo Knights). Questo veterano interno cubano, nato 35 anni fa a Isla de la Juventud, alla sua quarta stagione in IBL dopo Paternò, Grosseto e Novara, merita la nomination per l’ottimo rendimento difensivo a guardia dell’angolo caldo (10 potouts, 16 assistenze, 1 solo errore, in 8 partite) e per essere il battitore più regolare (259 di average) di un Godo che sta viaggiando in classifica a quota 500.
INTERBASE: CARLOS INFANTE (Bologna). Eh già, chi se non lui? Interbase di classe, intensità e dall’ampio range, leadoff da 321 di average, 464 di slugging, 9 bb, 486 di percentuale arrivi in base e 931 di percentuale difensiva: queste le sue stats dopo 8 partite. Nelle due importanti sfide di Rimini, l’italovenezuelano che gioca “asi” si è prodotto in 2 su 4 in gara1 (più 1 punto segnato e 1 bb), 2 su 5 in gara2 (con 1 fuoricampo, 2 punti segnati e 1 bb).
ESTERNO SINISTRO: CARLO SGUASSERO (Padova) per quel singolo che al 6° inning ha fruttato il punto decisivo (quello del 2-1) per la prima delle due vittorie del Tommasin Padova contro il Nettuno2.
ESTERNO CENTRO: NICK NOSTI (Padova). Si è vestito di luce, il “piè veloce” Nick, nello scorso fine settimana. Battitore di contatto con bel tempismo, gambe rapide da leadoff, Nick difficilmente dimenticherà quella performance al “Plebiscito” durante il quinto inning: un fuoricampo interno, evento decisamente raro. In quella partita Nosti ha battuto 2 valide su 3 turni. E la sera dopo, 2 su 4 con 2 doppi e una base rubata. Decisamente energico ed efficace l’impatto che Nosti (esterno italoamericano, “non asi”) sta avendo su questa stagione di IBL: viaggia con 714 di slugging e già 15 total bases. Acquisto preziosissimo per il Club del presidente-sponsor Roberto Tommasin.
ESTERNO DESTRO: CLAUDIO LIVERZIANI (Bologna) e FEDERICO GIORDANI (Nettuno B.C.), a pari merito. Un veterano trentanovenne pieno di prestigio, di gloria, di conoscenza del baseball, e un ragazzo emergente di 16 anni che… chissà può diventare il Liverziani del domani. Il capitano della Fortitudo – sempre tonico, lucido, diligente, concreto – ha l’abilità di essere clutch. Sa afferrare il momento per la battuta decisiva. Di quelle che spaccano una partita. Federico Giordani si esalta in gara1 a Godo. E’ lui, il più giovane, a trascinare il Nettuno verso il 7-0 attraverso una performance di 3 su 5 nel box di battuta con 1 doppio, più 1 base rubata e 1 punto segnato. Giordani è un rookie della Italian Baseball League. E’ di “scuola” Lions, uno dei tanti “gioielli” prodotti in questi anni dal Club giovanile di Alfonso Gualtieri.
BATTITORE DESIGNATO: LAIDEL CHAPELLI (Padova). Ecco un altro vecchio drago che, come Liverziani, graffia ancora. La classe è cristallina e il fisico regge bene, tuttavia forse neppure lui avrebbe immaginato di trovarsi all’età di 42 anni il leader della media-battuta in IBL dopo 8 partite di campionato. Chapelli sta battendo 500, con 13 valide su 26 turni. Più 6 basi su ball guadagnate.
Nella foto di copertina Joan Carl Pedroso. Foto del fotografo di redazione Andrea Tamburrini