Brescia, la nuova stagione inizia con Giovanny Rosales nell’Under23 azzurra

Pubblicato il Mag 9 2021 - 4:51pm by Redazione Baseballmania

Il campionato di serie A 2021 è finalmente alle porte e in attesa delle prime indicazioni dal campo ci piaceva inaugurare la stagione con la notizia della convocazione del nostro Giovanny Rosales al raduno della nazionale U23, che si è tenuto il weekend scorso a Roma.

La selezionale nazionale, guidata da Alberto D’Auria, si giocherà le sue carte nell’europeo di categoria previsto per Agosto in Veneto.

Tra i 26 convocati a questo primo raduno anche il nostro Giovanny Rosales, che si è meritato la convocazione grazie alle ultime stagioni disputate a Brescia, in cui ha fornito ottime prestazioni sia difensivamente che nel box di battuta, e grazie al gran finale di stagione 2020, in cui Rosales è andato in prestito a Bologna, dove assieme ai compagni ha trionfato nelle Italian Baseball Series di A1 aggiudicandosi lo scudetto.

Per celebrare questo momento abbiamo pensato di farvi conoscere meglio Giovanny e gli abbiamo fatto un’ intervista, dalla quale traspaiono la sua passione per il gioco del baseball e le forti motivazioni per la stagione 2021 alle porte.

A che età hai cominciato a giocare a baseball e perché? 

Ho iniziato a giocare a 4 anni. I miei volevano farmi fare uno sport qualsiasi e tra gli altri ho provato anche il baseball. All’inizio non mi piaceva tanto, preferivo il calcio, ma dopo ho cominciato ad appassionarmi e da quel momento ho dato tutto me stesso per questo sport bellissimo 

 

Come sei arrivato in Italia? 

Sono arrivato in Italia grazie a delle persone veramente straordinarie e meravigliose che mi hanno dato l’opportunità di venire a Brescia. E le ringrazio per avermi aiutato 

 

Conoscevi il baseball italiano? 

Sì, lo conoscevo ma in maniera superficiale 

 

Raccontaci in poche parole la tua esperienza a Bologna in A1 con la vittoria dello scudetto 2020 e la differenza che hai trovato rispetto ad una società di A2 come Brescia? 

E’ stata un esperienza bellissima, sono stato veramente contento al momento della vittoria dello scudetto. 

La principale differenza che ho riscontrato tra serie A1 e serie A2 è il livello di professionismo, molto più marcato in A1 che nella A2. Non che la A2 non sia professionale, ma la differenza è molto evidente 

 

Cosa ne pensi del campionato di serie A allargato di quest’anno? 

Un nuovo campionato è sempre un nuovo inizio, vedremo sul campo se la nuova formula sarà azzeccata. E’ sicuramente stimolante avere l’opportunità di giocare contro squadre diverse e anche di livello superiore. 

 

Qual è stata la tua reazione quando hai ricevuto la convocazione per il raduno della nazionale U23? 

Quando mi è arrivato la notizia non me l’aspettavo minimamente e mi sono emozionato. Sono veramente felice della convocazione e di avere la possibilità di rappresentare l’Italia 

 

Come è andato il weekend di allenamento con la nazionale, conoscevi già qualcuno degli altri giocatori/allenatori? 

E’ stato molto interessante, ho imparato tante cose che non sapevo. 

Conoscevo già alcuni ragazzi con i quali ho giocato a Bologna, mentre gli allenatori ne conoscevo solo alcuni, ma l’ambiente è molto bello e mi sono trovato bene sia con i giocatori che con gli allenatori. Ci sono tutte le premesse per formare un gran bel gruppo. 

 

Quali sono i tuoi obiettivi personali in questa stagione? 

Il mio obiettivo personale di quest anno è dare il meglio di me e crescere come sportivo, aiutando la squadra a fare il meglio possibile 

 

Per quanto riguarda Brescia, che campionato pensi possa fare? 

Credo che possa andare veramente lontano. La squadra è molto forte e molto unita. Sicuramente daremo il massimo 

 

Quanto pesa l’assenza di un campo regolamentare in allenamento e l’obbligo a giocare tutte le partite in trasferta? 

Pesa tanto non avere un campo per potersi allenare regolarmente. E’ una cosa che sicuramente non ci aiuta, ma siamo una squadra che ha dimostrato che anche nelle difficoltà è sempre riuscita a trovare le motivazioni. Fare tutte le partite in trasferta è sicuramente scomodo e gli allenamenti in un terreno che non è un campo da baseball non aiutano nella preparazione, ma dobbiamo guardare avanti con fiducia e fare del nostro meglio con quello che abbiamo a disposizione 

 

Che consiglio vuoi dare a chi volesse cominciare a praticare baseball in Italia? 

Il consiglio che posso dare è di avere molta disciplina, rispetto e dedizione per questo sport. Che è uno sport bellissimo e se metti l’impegno e la responsabilità è uno sport che oltre a farti innamorare, ti fa crescere come persona e come sportivo