José Flores nuovo interbase al posto di Ronny Cedeno, che tornerà ad assaporare dimensioni a lui più abituali (presumibilmente la nuova ribalta dell’ex-Major Leaguer sarà il Triplo messicano oppure la Lega Professionale di Taiwan). Robel Garcia interessante “prospetto”, dominicano nativo di Las Matas de Farfan, in arrivo da Imola (serie A Federale) ora con la cittadinanza italiana e utilizzabile – in terza base o battitore designato – come giocatore italiano “non asi”.
Ecco le novità di mercato della Fortitudo Baseball Bologna, annunciate dal direttore sportivo Christian Mura e dal Presidente Stefano Michelini in occasione del tradizionale incontro di fine anno con la stampa (al ristorante “La Gatta”) per gli auguri natalizi. In rappresentanza del Club campione d’Italia erano presenti anche i vicepresidenti Marco Macchiavelli e Stefano Galletti, il coach Fabio Betto per lo staff tecnico, i consiglieri Ferri e Frassinella, il responsabile dell’ufficio stampa Adelmi.
Con l’annuncio di Flores e di Garcia diventano dunque notizie ufficiali le indiscrezioni date – già tempo fa – da
baseballmania.eu (ricordando inoltre l’acquisto di Nick Nosti – ufficializzato dalla Società biancoblù all’inizio di novembre – che andrà ad occupare la posizione di esterno destro, per anni “regno” de grande Claudio Liverziani il quale con la conquista dello scudetto della Stella ha chiuso all’età di 41 anni una straordinaria carriera).
Josè Flores
FLORES, UNA CERTEZZA – Ad agosto, sulla scena d’una intensa e aspra serie finale per il titolo di campione d’Italia, José Flores era stato un duro avversario dei bolognesi. Anzi, forse il più duro con quel 304 di media battuta, il 435 di percentuale slugging e il 1000 di fielding percentage. Si era fatto valere e rispettare, José Flores, con la casacca arancionera dei Pirati di Rimini. Cosicchè, quando si è trattato di rimpiazzare una “stella” come Ronny Cedeno che un secondo campionato in Italia non lo avrebbe fatto, la Fortitudo UnipolSai non ha avuto esitazioni. Nel puntare su Flores per il ruolo di shortstop. “In pieno accordo con Rimini”, sottolinea Christian Mura. Rivelando che “Il giocatore non rientrava nei piani tecnici del Club romagnolo”.
José Flores era dunque disponibile, e la Fortitudo con saggezza ha preferito scegliere un giocatore già collaudato e apprezzato nel baseball italiano anzichè avventurarsi nella ricerca di un colpo ad effetto, che talvolta è anche un azzardo. Nel rispetto degli equilibri del gruppo, lo staff dirigenziale e il cast tecnico della Fortitudo Baseball hanno privilegiato la scelta di un giocatore che già conosce bene la realtà del campionato italiano. José Flores infatti ha indossato la casacca del Nettuno2 nella stagione IBL 2015 (284 di media battuta, 411di slugging e 936 di percentuale difensiva, questi i suoi “numeri”), poi egregie cose in un Club d’alto livello come Rimini arrivando con i Pirati a contrastare lo scudetto all’UnipolSai.
“Flores è un ottimo giocatore – lo inquadra tecnicamente Fabio Betto – ci piace per la sua professionalità, per come sa essere importante con il suo giro di mazza e per come sa fare bene il suo lavoro difensivamente in mezzo al campo. Con lui sappiamo di andare sul sicuro, come atteggiamento, come spirito, come espressione tecnica. Sappiamo anche di aver lasciato un giocatore di grande qualità come Ronny Cedeno e di grande prestigio con le sue 875 partite in Major League. Tuttavia, siamo convinti che la Fortitudo si sia assicurata con Flores una valida alternativa a Cedeno”.
Sì, penso che Fabio Betto (stretto collaboratore del riconfermato manager Lele Frignani, assieme a Roberto Radaelli, Mario Labastidas, Michele Masiello e Alessandro Flisi) abbia esposto in maniera sapiente e corretta questo cambio per il delicato e importante ruolo di interbase.
Ho fatto una ricerca e ho messo a confronto le stats dei due giocatori nell’intera stagione 2016. E mi sembra che i “numeri” siano abbastanza simili. O vicini.
Ronny Cedeno: 53 battute valide su 158 turni alla battuta (average 335), 17 battute extrabase, 29 punti battuti a casa. Total bases: 80. Difesa: 41 eliminazioni, 96 assistenze, 6 errori (3 in regular season e 3 nella serie finale).
José Flores: 52 battute valide su 188 turni (average 277), 16 battute extrabase (3 homers), 28 punti battuti a casa. Total bases: 74. Difesa: 50 eliminazioni, 118 assistenze, 7 errori (4 in regular season, 3 nelle semifinali contro San Marino, e nessun errore nelle 6 gare di finale contro Bologna).
“Cedeno faticava ad ambientarsi ad una dimensione che non è la sua, che non è quella del suo baseball – osserva Christian Mura – ci ha dato indubbiamente una mano importante a vincere lo scudetto, ma non è il tipo di giocatore che può fare due campionati in Italia”.
Cedeno effettivamente era un lusso per la IBL di casa nostra. Si è trovato qui nel nostro baseball per una serie di situazioni. Veniva da un infortunio, anzi due. Uno strappo muscolare a gennaio e un altro a febbraio. Problemi fisici che non lo avrebbero reso competitivo – per un certo periodo di tempo – qualora avesse fatto la scelta del Triplo Messicano. Il cui livello è certamente più alto della lega italiana. Cedeno aveva necessità di recuperare e ciò richiedeva tempo. Scegliere un torneo difficile come quello messicano, senza essere inizialmente a posto dal punto di vista fisico, avrebbe potuto comportare un rischio. E un campione dall’immagine importante come Ronny Cedeno quel rischio non se l’è sentita di correrlo. Questa è la mia sensazione. Infatti quando si è presentato in Italia, era molto in ritardo di condizione. E un altro infortunio, successivamente, lo ha avuto nel periodo delle semifinali. La Forttitudo è stata molto brava (e anche molto paziente) nel gestirlo.
Sull’asse Bologna-Rimini si sono creati buoni rapporti, dopo la fiera rivalità delle battaglie-scudetto e i malumori, le ruggini, le polemiche per quella “gara6” interrotta per pioggia alle 2.30 di notte dopo due lunghe estenuanti sospensioni e poi omologata con il risultato che vedeva la Fortitudo in vantaggio 2-0 dopo il quinto inning.
Nessun problema per Rimini se Bologna ha ingaggiato il suo ex-interbase. E la Fortitudo non si duole se una sua “bndiera”, Juan Carlos Infante, ha preso la direzione della Romagna e indosserà nel 2017 la casacca dei Pirati.
“Rinunciare ad un giocatore come Infante che è stato molto importante per il nostro Club – racconta Christian Mura – è stata una scelta delicata, difficile da prendere. Ma era giunto il momento di cambiare strada. Io sono sereno”.
Robel Garcia
INFANTE E GARCIA – Carlos Infante è stato un leader a Bologna dal 2009 al 2014. Offrendo al Club felsineo e al suo pubblico notevole qualità e giocate spettacolari. Sette stagioni in Fortitudo. E conquiste importanti: 3 scudetti, 3 Coppe dei Campioni, 3 Coppe Italia. Nove titoli in sette anni. Un grande. Destinato ad entrare nella Storia della Fortitudo Baseball. Tuttavia… Juan Carlos ha anche 35 anni. Ed evidentemente la Fortitudo – dopo le tante vittorie e conquiste già ottenute in questi Anni Duemila – ha ritenuto che sia venuto il momento di “investire” sul futuro. Pur mantenendo la squadra competitiva ai livelli più alti.
Ed ecco allora he per il ruolo di terza base (e non solo) è stato prelevato dai Redskins di Imola un ragazzo molto molto interessante. Robel Garcia ha 23 anni. Nato nella Repubblica Dominicana. Giocatore straniero fino al termine del campionato scorso. Ma ora in possesso della cittadinanza italiana. “Da straniero non sarebbe stato una nostra scelta – spiega il direttore sportivo Mura – ma come italiano “non Asi” possiamo utilizzarlo in una partita”.
Il regolamento della Italian Baseball League prevede 7 giocatori italiani sempre in campo. Nella partita dei pitcher stranieri non ci sarà posto per Garcia (se non per sostituire eventualmente, nel corso di una gara, uno dei due stranieri titolari in position players (Marval e Flores). E invece nella partita ove è obbligo schierare lanciatori italiani, Robel Garcia può essere utilizzato. Presumibilmente in terza base, oppure da battitore designato. Pertanto, nella stagione 2017, l’angolo caldo di terza base (difeso da Juan Carlos Infante nel 2016) verrà coperto da Francesco Fuzzi e da Robel Garcia. Si alterneranno nelle due partite settimanali. In caso di necessità, anche Osman Marval sa destreggiarsi in questo ruolo.
Robel Garcia è un battitore ambidestro. Nelle Minors statunitensi ha giocato due stagioni in Rookie League, due in A-, e due in A. Nell’Organizzazione dei Cleveland Indians. 207 battute valide in 274 partite. Ha partecipato allo spring training degli Indianns nel 2014.
Con la casacca dei Redskins Imola, in serie A Federale 2016, il ventitreenne Robel Garcia ha battuto con un average di 481 in regular season , e 919 di percentuale difensiva. Nei playoff 368 di media battuta e 1000 di percentuale difensiva. Interno, buon guanto, in grado di giocare terza base, seconda base e interbase.
Tornando un attimo a parlare di Infante, il suo arrivo a Rimini (avendo Infante lo status di giocatore di scuola italiana) potrebbe consentire al Club dei Pirati di ingaggiare due esterni molto forti con la mazza. Si parla di Carlos Duran (l’ex del San Marino) e del ritorno di Romero.
RIVERO – Per quanto riguarda il monte di lancio straniero, Christian Mura annuncia “Rivero è confermato”. Frattanto, il braccione di Raul Rivero sta impressionando nella Liga Venezuelana. Va forte. Sul monte dei Cardenales de Lara. Raul s’è già guadagnato ampi consensi. La Fortitudo rischia di perderlo? Potrebbe arrivargli una importante offerta? Mura ostenta tranquillità. “Rivero va sempre forte quando gioca là, nella Liga invernale. Tutti lo vogliono, però lui vuole giocare qui. In Italia, con noi”.
E allora, dando per scontato il ritorno di Rivero (amatissimo dai fans fortitudini), e considerando che con la riduzione delle partite, ci sarà soltanto una gara per i pitchers stranieri, sarà lui il “partente” numero uno?
“La nostra idea è quella di riproporre la coppia eccellente formata da Zielinski e Rivero. Con Zielinski “partente” in regular season e poi maggiore spazio e responsabilità per Rivero nei playoff”. Il discorso di Mura non fa una grinza.
Riconfermato il monte di lancio italiano. Con Panerati, Pizziconi, Filippo Crepaldi. E’ possibile che De Santis faccia un’altra stagione in Fortitudo. Per quanto riguarda Cadoni, dipende se otterrà il trasferimento da Genova a Bologna.
Nel ruolo di catchers si alterneranno i riconfermati Sabbatani e Marval. Riconfermati anche Sambucci (numero uno dell’intera IBL nel campionato scorso per numero di “punti battuti a casa”, 39, davanti a Jairo Ramos e a Mayora), Vaglio, Fuzzi, Grimaudo, Ambrosino, Russo.
PRESTITI – Il giovane lanciatore Anselmi, rientrato a casa dopo i due anni in America, verrà dato in prestito ai Redskins Imola. E sono stati confermati i prestiti di Alex Bassani e di Lorenzo Dobboletta al Novara. Tutti giocatori giovani, interessanti. Potenziali validi giocatori per la Fortitudo Baseball del domani.
UNIPOLSAI – Confermato anche l’accordo di sponsorizzazione (e questo è un fatto decisamente importante) con l’Unipol. Sulle casacche la scritta UnipolSai Assicurazioni.
Foto del fotografo di redazione Lauro Bassani/PhotoBass.eu
Bellissimo articolo come sempre sai fare Maurizio.Dal mio punto di vista l’aquisto piu’ importante e’ il rinnovo con l’Unipol,ed ovviamente questo comporta di conseguenza gli acquisti sopracitati.Contento,molto contento, per Flores,eccellente guanto e mazza di peso ma soprattutto un’altro che batte mancino,che sommato a Marval,Sambucci e Ambrosino da un contributo di potenza abbastanza importante al line up.Sono curioso di vedere l’impatto che avra’ l’IBL su Garcia,anche lui un ottimo investimento in ottica futura.L’Omone confermato e’ una gran bella garanzia cosi’ come il Barba.Desa rimandera’ di un anno il ritiro,tutti lo speriamo qui.
Non sapevo fosse switch anche ambrosino!!!
No Attilio,sono io che ho scritto male il testo,di switch o mancini ci sono Flores,Marval,Garcia e Grimaudo; quei quattro che avevo elencato sono gli sluggers.Dopo la dipartita di Infante e la cessata attivita’ di Liverziani abbiamo perso due mazze mancine di peso e dovevamo rimediare almeno in parte.