Un finale senza pause che sicuramente regalerà molte emozioni già da questo weekend. Dopo l’All Star Game disputato venerdì sera a Piacenza, torna l’Ibl con il quarto turno di ritorno. Se per i playoff le prime tre piazze sembrano già ad appannaggio di Bologna, Rimini e San Marino, ci sarà grande lotta per il quarto posto. Dopo la tripletta del Nettuno a Novara ed il sorprendente sweep di Parma a Padova, saranno proprio nettunesi e parmensi a giocarsi l’ultimo spot disponibile e proprio per questo motivo lo scontro diretto dello “Steno Borghese” di questo weekend sarà la serie più interessante della giornata.
Un Nettuno che si trova in vantaggio sia dal punto di vista della classifica che negli scontri diretti, che vorrà difendere la quarta piazza davanti al pubblico amico. Di fronte avrà un Parma che sembrava in difficoltà solo poche settimane fa. ma che esce rinfrancato da una sfida contro i patavini che sapeva molto di ultima spiaggia. Un Nettuno-Parma che ha molti corsi e ricorsi storici. Due tra le più grandi piazze del batti e corri italiano che dopo qualche anno difficile vogliono tornare a primeggiare.
L’importanza della posta in palio è evidente dalle parole di Giuseppe Mazzanti.
“Sarà assolutamente decisivo questo scontro diretto. Con uno sweep saremmo sicuri dei playoff, l’obiettivo minimo è quello di vincere la serie e tenerli distante. Mancano quattro turni e questo sicuramente sarà fondamentale per il proseguo della stagione”.
Un campionato finora troppo spezzettato che non permette a nessuno di trovare un ritmo davvero continuo. Da venerdì in avanti non ci si fermerà più ed ogni palla potrebbe decidere una stagione finora equilibrata.
“Purtroppo le pause della Coppa e dell’All Star Game erano già preventivate, il fatto di essere sette squadre ed avere un turno di riposo non è un vantaggio, anzi noi siamo stati sfortunati ad avere due settimane di stop consecutive. Il problema resta il fatto che siamo ancora troppe poche squadre, ma finalmente si è tornati alle tre partite. La formula che prevede due gare riservate ai pitcher stranieri permette al campionato di essere ancora più avvincente. Si sono viste davvero poche sfide squilibrate, il livello medio è buono ed anche le formazioni meno blasonate si giocano alla pari almeno due gare, mentre per il lanciatore ASI, le prime quattro della classe hanno sicuramente qualcosina in più”.
Un Nettuno che all’inizio non veniva accreditato tra le favorite alla post-season, ma che sta giiocando davvero un’ottima regular season. Ora c’è da blindare l’accesso ai playoff mancato negli ultimi due anni, quando c’erano due squadre nella “città del baseball”.
“Quando ho scelto di tornare a Nettuno sapevo chi avrebbe fatto parte del roster ed ero sicuro fin dall’inizio che avremmo potuto dire la nostra. Qualcuno ci dava addirittura come sesta forza, ma non conosceva bene i nostri valori. Poi la riapertura dello stadio e la possibilità di tornare a giocare davanti i nostri tifosi è un valore aggiunto. Abbiamo un ottimo gruppo, stiamo lavorando bene insieme, c’è un clima ottimo e questo lo si nota in campo, come ritorno non poteva esserci di meglio”.
Anche le statistiche del capitano nettunese sono di grande livello. Il potente clean-up del lineup di D’Auria è finora primo nella classifica dei fuoricampisti con ben 5 home run, secondo nella media bombardieri, terzo nei punti battuti a casa e quarto per basi su ball ricevute e percentuale arrivi in base. Statistiche che parlano sicuramente da sole, anche se “Peppe” non ha bisogno di presentazioni.
“Il baseball è uno sport individuale e senza una squadra unita e forte non si può raggiungere nessun traguardo. Sicuramente sono contento di esser ritornato così nella mia città, sono contento dei miei numeri , ma sia io che e i miei compagni non giochiamo per le medie, ma per vincere”.
Chiudiamo con l’argomento nazionale. Mazzanti è tornato proprio in occasione della gara delle stelle a difendere i colori dell’Italia.
“Era dal 2011 che non ero in azzurro. Diciamo che sono stati quattro anni sabbatici. A volte ho rinunciato per motivi di lavoro e familiari, altri per il fatto di aver usufruito delle ferie dal lavoro durante il campionato, soprattutto i due anni che ho giocato a Rimini. Ho avuto anche qualche malinteso con Mazzieri, ma quest’anno con sole sei trasferte più eventuali playoff ho più possibilità. Aspetto la chiamata del manager se avverrà, ma io sono a disposizione per l’Europeo”.
Finalmente!!!
Mazzanti merita la nazionale come pochi.
Un monumento.