Adesso è ufficiale, i Lions Nettuno insieme ai Dolphins Anzio giocheranno dalla stagione 2024 nel massimo campionato di baseball di SerieA. Il tutto è stato possibile grazie all’accordo di unione e collaborazione voluto dai due presidenti Alfonso Gualtieri e Umberto Pineschi. Lo diciamo subito, è questa una grande notizia per l’agonizzante movimento del batti e corri nettunese, e per Anzio è la grande opportunità per ritornare nella massima serie del baseball italiano. Nettuno è in una profonda crisi, anche peggiore di quella attraversata nella off-season tra il 2013 e il 2014, quando il Città di Nettuno era ormai sull’orlo del fallimento. Oggi il problema è ben più grave. In quel 2014 infatti la squadra nettunese, nonostante i gravi problemi economici, era una realtà importante nel massimo campionato denominato in quel tempo IBL. Era un Nettuno Baseball che tra tanti problemi riusci a mantenere alto il nome della “Città del Baseball”, restando ai vertici a lottare contro le grandi del baseball italiano. Direttore Sportivo di quel Nettuno era Alfonso Gualtieri, che si dedicò con anima e corpo e con tanto lavoro a quella causa. Oggi con il ridimensionamento del progetto del Nettuno 1945, la Città del Baseball è fuori, e la cosa ancora più grave è che è per scelta, dall’elitè del baseball italiano. E’ questo in assoluto il punto più basso toccato dal baseball nettunese nella sua lunga storia. Il Città di Nettuno lottò contro tutto e tutti per restare ai vertici e tra il 2014 e il 2015 mise in campo una squadra dignitosa, lo stesso Nettuno Baseball City nella travagliata stagione 2018 lottò con grande tenacia ai vertici del campionato. Nelle ultime due stagioni invece si è assistito al ridimensionamento del progetto Nettuno 1945. Prima con una squadra smantellata a metà stagione nel 2022, ed una rinuncia all Coppa Italia nella stessa stagione. Poi con una anonima stagione 2023, fino ad arrivare a questo finale di anno con la scelta di rinunciare al girone con le squadre più forti della SerieA. Un rinuncia figlia anche della nuova fuga dei migliori giocatori nettunesi verso altre squadre, cosa accaduta già nelle stagioni di crisi di cui parlavamo prima. Dal tanto decantato “Reboot” del baseball nettunese allo sparire dall’elitè del baseball italiano, per il Nettuno 1945 è un caduta dal quale è difficile rialzarsi, soprattutto pensando che si è passati da un roster che aveva giocatori come Quincy Latimore, Gabriel Lino, Engel Beltrè, Victor Drajier, Kurt Hayer ed i nettunesi più forti a non avere più un roster per competere ai vertici! A proposito, ma non ci avevano detto che tenere anche l’Academy Nettuno in SerieA serviva per far crescere i giovani? La domanda nasce spontanea, dove sono questi giovani cresciuti e oggi pronti per la SerieA? Ma torniamo alla notizia, Lions e Dolphins insieme in SerieA e guarda caso, oggi come il quel 2013, a metterci la faccia è ancora una volta il Presidente dei Lions Alfonso Gualtieri. Nei momenti di difficoltà lui c’è sempre, è la storia degli ultimi 13 anni del baseball nettunese a parlare chiaro. Lui che per primo nel lontano 2009 parlava di un futuro difficile per il baseball nettunese. In quel 2009 la squadra Ragazzi dei Lions concluse una stagione strepitosa cucendosi lo scudetto di categoria sulle casacche. Finito di festeggiare il tricolore, il buon Gualtieri fece suonare un campanello d’allarme:”Oggi festeggiamo uno scudetto che arriva a Nettuno, ma sono preoccupato per il futuro. Nettuno deve cambiare mentalià, bisogna capire al più presto che il baseball sta cambiando e Nettuno non la vedo pronta per le sfide future”. Parole che restarono scolpite nella pietra. Sapete chi faceva parte di quella squadra Ragazzi dei Lions? Andrea Sellaroli, Federico Giordani, Federico Pecci e Alessandro Ciarla, a tutti gli effetti l’ultima generazione di giocatori nettunesi degni di giocare ad alto livello in SerieA! Guarda caso tutti cresciuti nei Lions di Gualtieri. Aggiungendo Mercuri e Trinci, non ci vengono in mente altri nomi di giocatori nettunesi da inserire tra i top player della SerieA! Sarà un caso? Noi pensiamo di no. Nel 2013 c’era bisogno di formare un roster, tra mille difficolà e senza i migliori nettunesi andati via. Alfonso Gualtieri capì che il momento era drammatico e ci mise tutto se stesso lavorando sodo, ricostruendo un gruppo capace di far restare il nome di Nettuno ai vertici. Era la squadra con Rodney Rodriguez, Melvin Sforza, Josè Lorenzo, Luis Nunez, Gianluca Cibati, Alessandro Paoletti, Mirko Caradonna, Ennio Retrosi e dei giovanissimi Andrea Sellaroli e Federico Giordani. Capolavoro in quella stagione fu la difesa del posto in European Cup per l’Italia, con il Città di Nettuno che andò in Olanda a conquistare le vittorie necessarie per far mantenere all’Italia due posti in coppa dei campioni. Quell’esperienza durò due stagioni, con anche nomi altisonanti portati a Nettuno da Alfonso Gualtieri, giocatori come Carlos Maldonado, Paul Estrada, Jhonny Montoya. Poi ancora una volta fu lui a indicare la strada:”Bisogna unire le forze – tuonò Gualtieri al termine della stagione 2015 – basta con due squadre di Nettuno nel massimo campionato. Non si può andare avanti così”. Indicò la strada e si fece da parte. Nella stagione successiva partecipò alla IBL solo il Nettuno Baseball City in collaborazione con il Città di Nettuno che rinunciò al campionato, con Alfonso Gualtieri che tornò a dedicarsi ai suoi Lions Nettuno e ai suoi giovani da far crescere. Il suo lavoro nel momento più difficile aveva traghettato il movimento fuori da una profonda crisi. Seguirono stagioni di alti e bassi, di altre “guerre” nel movimento tra il neonato Nettuno 1945 e il Nettuno Baseball City. Storie che tutti conosciamo bene. Fino ad arrivare ad oggi che ci accorgiamo che del Nettuno Baseball è rimasto ben poco. Non c’è più uno stadio degno del passato di questo club, non c’è più una squadra che possa rappresentare quella storia nell’elitè del baseball italiano, e lo ripetiamo, questo è il più grande fallimento di questo sport nella nostra città!
Per questo l’unione tra Lions Nettuno e Dolphins Anzio va vista nell’ottica di un bel colpo di spugna alla mediocrità in cui versa ora il baseball in riva la Tirreno. L’accordo è anche più ampio e riguarda anche il softball grazie all’adesione del Nettuno Baseball City, di fatto Lions, Dolphins e City gestiranno le due squadre di baseball e softball nelle due SerieA! Oggi la grande passione e capacità dirigenziale di Alfonso Gualtieri, unita al grande entusiasmo e alla voglia di continuare a crescere di una società giovane e valida come i Dolphins Anzio del presidente Pineschi, possono aprire un nuovo corso, nuove prospettive e soprattutto possono riaccendere l’interesse andato totalmente perso per il baseball nelle ultime due stagioni!