Il Nettuno Softball City cala l’asso e mette alla guida della squadra un manager di lungo corso Roberto Andolfi.
Nettunese di nascita, Roberto vanta una carriera ricca ed importante, partendo dalla vicina Aprilia, S.S. Lazio, Nettuno, Marcheno, Nazionale Cadette con le quali ha vinto il Campionato Europeo del 2003, Macerata dove ha vinto nel 2005 la Coppa dei Campioni, poi una serie di esperienze internazionali con le Nazionali di Giappone, USA, Australia, Spagna e infine Malta, senza dimenticare anche il lavoro svolto con gli Sharks Softball Cernusco.
Adesso il ritorno a casa, a Nettuno.
Roberto, come ha fatto la società a convincerti a tornare ad allenare a Nettuno?
“Semplice, parlandomi del progetto che hanno intenzione di fare.
Un progetto ambizioso, cioè far tornare Nettuno in serie A, facendo crescere le giovani e iniziando un lavoro nelle scuole. Speriamo possa realizzarsi.”
Quali sono gli obiettivi che ti sei posto per la stagione che va ad iniziare?
“Sicuramente quello di fare partire bene il progetto per fare tornare Nettuno tra le protagoniste del softball.
Far crescere le giovani insieme alle meno giovani che possono dare esperienza.
Altri hanno fatto squadre per vincere il campionato, noi stiamo alla finestra e osserviamo cosa succede.”
Cosa chiederai alle tue atlete?
“Sicuramente di dare il massimo, soprattutto per onorare la maglia che portano. Una storia non da poco.
Poi di divertirsi, senza il divertimento non si va da nessuna parte. Cercherò di formare un gruppo, non amo le prime donne. Un gruppo unito che abbia voglia di stare insieme, per questo chiedo anche a chi è infortunato di venire al campo, ma anche a chi finisce di lavorare tardi, di passare per un saluto, perché è importante stare insieme.”