Da Ty Cobb a Ryan Searle, passando per Trent Oeltjen

Pubblicato il Giu 21 2016 - 9:29pm by Allegra Giuffredi

Stavo proprio per scrivere uno dei miei articoletti su alcuni record legati al baseball, come quello di Ty Cobb (1886 – 1961), giocatore che ancora oggi detiene quello della media battuta più alta in carriera, equivalente a 12 vittorie quale Batting Champion nell’American League o quello più recente di Bartolo Colon (1973) che nel 1988, in un turno di battuta, fece ben venti lanci prima di mandare strike out il suo avversario.

E ce ne sarebbero, …. Ma ad un certo punto ricevo notizia dall’Amato bene, circa il taglio da parte dello staff fortitudino, di Scott Patterson (1979) a pro dell’arrivo dell’australiano Ryan Searle (1989).

Searle, lanciatore destro, che ha giocato nella franchigia dei miei amati Cubs dal 2008 al 2014, arriva al posto di Patterson, come si diceva, del quale ricorderò solo l’altalenante rendimento e l’altezza imponente.

Per il resto …. poca roba! Ma caspiterina! Possibile che non si possa investire in qualche giocatore italiano? Possibile che non si possa prelevare qualche giovane lanciatore e che bisogna sempre cercare il nome o presunto tale?

Non dico Alessandro Maestri (1985), tagliato recentemente dal roster coreano dei Hanwha Eagles di Daejeon, ma in fondo perché no?

Ora, io spero che Searle, australiano come Trent Oeltjen (1983), sia quel risolutore che permetta alla Fortitudo di stabilizzarsi e di far bene, in special modo nei play off, ma curare un pochetto il nostro orticello non farebbe poi così male …. Basti vedere le convocazioni per l’All Star Game: tra i lanciatori fortitudini Marco Mazzieri (1962) ha convocato solo Brent Buffa (1985) ….

E non solo, perché proprio Oeltjen mi suggerisce un’altra amara considerazione. Non credo infatti che i giocatori stranieri comprendano pienamente cosa significhi giocare in Italia, ossia uno tra i primi dieci campionati di baseball al mondo e che in Europa, bene o male si contende il primato con la sola Olanda (Ahi, ahi, ahimè!!), pur se capisco che la penuria di pubblico, che quest’anno si fa particolarmente sentire, psicologicamente, abbatterebbe anche un cavallo, per così dire ….

Ma, tutto considerato, vi stavo raccontando di Oeltjen, perché il ragazzone australiano, sulla sua pagina di Wikypedia, che la si pensi come si vuole è pur sempre un buon veicolo comunicativo e informativo, omette completamente l’esperienza italiana, infatti si legge il prima e il dopo, ma della Effe, nonostante lo scudetto vinto (nonostante lui?!!) non vi è traccia.

Questo è davvero spiacevole ed è pur sempre un brutto segno. Non farò certo il processo alle intenzioni del nuovo arrivato, che sicuramente è un buon giocatore ed un’ottima persona, ma giocare in Italia vuol dire qualcosa. E bisogna che chiunque arrivi, se lo metta bene in testa. Poco tempo fa ho rimarcato il fatto che alla Fortitudo manchi da molto tempo uno slugger e se quest’ultimo arrivasse anche da Marte, sarei prontissima a vestirmi da marziana per sostenerlo, ma in cambio vorrei il riconoscimento e il rispetto che il nostro movimento sportivo merita e deve avere. O no?

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Allegra Giuffredi

Nata a Parma quarantaquattro anni fa e bolognese d’adozione da più di venti, è laureata in Scienze Politiche e lavora come funzionario pubblico. Appassionata di baseball, segue la Fortitudo da una decina d’anni e da sette scrive su “Fuoricampo”, ossia sul notiziario della Fortitudo Baseball, articoli di costume su tutto ciò che contorna il mondo del “batti e corri”. Segue anche la MLB e in special modo la squadra dei Chicago Cubs, sulla quale spesso si intrattiene con aneddoti ed altre amenità.

2 Commenti Unisciti anche tu alla conversazione!

  1. Ezio Cardea
    Ezio Cardea 23 Giugno 2016 at 21:18 -

    Cara Allegra,

    se avessi insistito ancora un poco sul “curare il nostro orticello” avresti corso il rischio di sentirti dire che getti fango … ed il tuo articolo sarebbe già finito nel quinto richiamo di “Altre notizie” dove è già relegato da giorni il mio uscito solo il giorno prima del tuo!

    Per fortuna ti sei riabilitata con l’ultimo capoverso rivendicando con orgoglio il rispetto ed il riconoscimento che il nostro movimento sportivo merita. Questo è quanto basta perché l’articolo resti ancora qualche giorno in evidenza.

    Per fortuna hai scritto “movimento” e non IBL: il movimento merita sempre rispetto, ma trascuri il fatto che i così distratti atleti stranieri conoscono l’IBL e non il movimento, e niente al mondo può dare loro la sensazione di giocare in uno dei primi dieci Paesi più forti del globo se vedono gli spalti con qualche centinaio di persone, quando va bene, e spesso giocano davanti ad una ottantina di persone!

    Ben altra sensazione avevano gli stranieri che hanno giocato venti o trenta anni fa davanti a tribune piene e a volte straripanti: non sono pochi quelli che ricordano con nostalgia gli anni trascorsi tra noi sebbene allora mancasse l’ufficialità, ora riconosciuta, di una Italia nella élite mondiale del baseball: ma ti assicuro che allora l’Italia non era posizionata affatto male in campo internazionale, ed in Europa dominava anche sull’Olanda! Insomma, allora la situazione era diametralmente opposta all’attuale.

    Quindi, invece di coprirci gli occhi per un istintivo rifiuto di una realtà che sulla carta ci dice che siamo tra le 10 nazioni più forti al mondo ma che sui campi ci dice che facciamo delle figuracce nella “Premiere 12” e che abbiamo perso il primato in Europa, gridiamo a gran voce a chi ha la responsabilità delle sorti del movimento: datevi da fare veramente, invece si sognare che i tempi diventino … maturi! Per opera di chi: dello Spirito Santo?

    La manna dal cielo ha finito di scendere da quel dì!

    Il ogni caso, cara Allegra, apprezzo sempre tantissimo il tuo entusiasmo, il tuo tifo, la tua passione.

  2. Daitarn 23 Giugno 2016 at 22:14 -

    La Effe lo slugger lo ha trovato,Osman ”Bulldozer” Marval