Dopo aver imperversato in lungo e in largo, attraversando senza macchia e senza paura un inverno lungo e duro (tranquilli, non è una citazione hard), siamo sulla dirittura d’arrivo del torneo di Slowpitch Città di Nettuno. Partite a catinelle, massacrate da grandinate di inning, tra un manipolo di squadre e una masnada di manigoldi apparecchiati in pantaloni attillati e sudorina XXL. Ormai sembra così lontano l’esordio del primo turno di quel lontano autunno del duemiladiciassette, che si fa fatica a ricordare persino se ci sia stato veramente o sia un’illusione della mente, complice un principio di alzheimer galoppante che riconduce la memoria sulla retta via unicamente con gli score e le testimonianze di Super Palmisano. Mentre anche Super Iandolo affigge geroglifici e classifiche a duratur memoria dei posteri e dei viandanti, in ossequioso pellegrinaggio nel santuario del baseball dedicato a Santa Barbara. Ma dopo ‘sto raptus medieval paranoico, succube di assensio e mescalina al due per cento, torniamo allo sport amatoriale del nettunese medio, indeciso tra youporn e slowpitch, con palle e mazze in evidente messinscena, dopate di pillole blu e fiati condensati dal freddo in una fumettistica nuvoletta, sempre presenti all’appello prima del playball. Erano quattro le sfide andate in onda a reti unificate, in una domenica di passione sui diamanti e coriandoli sul lungomare, accomunate dalle maschere pirandelliane dei giocatori e quelle carnevalesche in centro città, così distanti, così diverse, ma ugualmente cariche di pathos e divertimento. E allora i Black Eagles sommavano un incredibile sorpasso azzardato ai danni degli Hammers, che martellavano gara1 a proprio vantaggio, con il risultato di 7-6, dopo dodici lunghe riprese di gioco; ma le Aquile Nere volteggiavano rapaci su gara2, artigliandola per 2-0 e portando la sfida alla bella, e mai definizione fu più attinente, per una terza partita bellissima, terminata stretta e risicata, 2-1, in favore dei Black Eagles, i quali volano velocemente in semifinale. Intanto, poco più in là, i Saint Tropez prendevano il sole in topless, strapazzando gli appizzinati Mammasantissima con una doppia vittoria abbronzata e senza fiato: gara1 sembrava un antipasto di mare, 9-0 per i “Seintropè”, con crudi, cotti e sautè di cozze, mentre i Mamma Boys digiunavano in attesa della rivincita; ma la seconda partita presentava lo stesso menù indigesto per i picciotti con la coppola, 8-0 per Saint Tropez, che si apparecchia in semifinale con l’asterisco di un HR di Guerra. Dopo una fugace razione kappa antimeridiana irrompevano in campo le squadre post meridiem, con i Bullones che avvitavano due successi in sequenza metallica, contro i para-caraibici Los Guajiros, che si arrendevano in gara1 con un rotondo 3-0 negativo, dopo una strenua Salsa & Merengue che ritmava inutilmente fianchi e chiappe dei Bulli; la successiva gara2 consacrava ancora i metalmeccanici, che smontavano i guairi in dadi e filetti, con Beta e brugole roventi: 13-1 per i Bullones, sparati a palla sulla semifinale, come cannoni da neve su una pista da sci. Infine era la volta di Quelli Che, puntuali come una strofa di Jannacci, sarcasticamente convinti di stare a Winbledon, vincendo gioco, partita e incontro due set a zero: 6-2 e 6-2 contro i Devils; i “poveri diavoli” hanno fatto le pentole, ma purtroppo non son riusciti a fare i coperchi, soprattutto in gara2, risolta al tie breack (altra similitudine tennistica) in favore di Quelli Che, i quali avrebbero potuto cantare alla fine: ♫ quelli che… ♫ vanno in semifinale… ♫ o yeah. Insomma, questa settimana salutiamo i prodi braveheart: Hammers, Mammasantissima, Los Guajiros e Devils, ringraziando anche loro per l’impegno e lo spirito sportivo evidenziato. Mentre continuano a stupire il mondo i Fantastici Quattro, che non sono i supereroi della Marvel, ma i Superteams dello Slowpitch approdati alle semifinali: Black Eagles, Saint Tropez, Bullones, Quelli Che. L’appuntamento è per domenica 25 Febbraio, con le sfide tra Saint Tropez vs. Quelli Che, poi a seguire Black Eagles vs. Bullones. Daje!!