Sorprese, conferme e sano agonismo sono stati i tre ingredienti che si
sono sapientemente mescolati tra loro lo scorso fine settimana in quel
di Casteldebole. Il tradizionale diamante del Leoni ha, infatti,
ospitato in due giorni l’epilogo del XXII Campionato di Baseball per
ciechi. Emozioni suddivise, dunque, su due giorni con le Semi-finali
il Sabato e la Finale la Domenica. Un torrido e umido Sabato
pomeriggio con tanto di cicale, come costante sottofondo facevano da
cornice alle due semi-finali entrambe giocate sulla distanza dei nove
inning con Tye Break in caso di parità. Le prime due compagini a
scendere in diamante erano alle ore 15:00 La Roma AllBlinds e I
Patrini Malnate. L’incontro era il remake della finale 2017 e tutti
gli addetti ai lavori la definivano, come una finale anticipata. La
Roma AllBlinds opponeva la sua difesa corale alla macchina pressocchè
perfetta dei Patrini saldamente costruita intorno al quasi
insuperabile Gaetano Casale. I capitolini dovevano fare a meno di
Abidi, mentre i varesini, squadra di Casa per il migliore piazzamento
nella regular season, non potevano avvalersi delle gesta di Marchetto
e Ockpara. Avvio incoraggiante dei giocatori di Manager Corazza che
andavano in vantaggio nell’alta del secondo inning grazie ad
un’interferenza difensiva di Manager Chiesa. I romani vanificavano,
tuttavia, la possibilità di raddoppiare con Capitan Somma che andava
out a Casa. I Patrini, come al solito, non si scomponevano ma erano
bravi a ribaltare subito il risultato nella bassa della prima ripresa
con due punti a referto. Alta del terzo e quarto inning improduttivi
per la Roma AllBlinds, mentre i varesini piazzavano la doppia zampata
decisiva con un Big-inning da cinque punti nella bassa della terza e
altri due punti nella bassa della quarta ripresa. Nel proseguo della
partita i giocatori di Manager Chiesa si mettevano in modalità
controllo dell’avversario, senza più concedere nulla, nonostante nel
proseguire degli inning gli avversari le provassero tutte per
rientrare con il game che terminava 9 a 1 per i Patrini al termine
dell’ottava ripresa per impossibilità di rimonta.
Per la Roma AllBlinds i migliori sono stati Capitan Somma (2 su 6) con
un’assistenza sempre coriaceo, nonostante l’errore all’inizio della
partita e Napoli (2 su 6) con 4 assistenze.
Per I Patrini ottima prova corale del line-up con Rosafio (2 su 6 e un
punto battuto a Casa) nel ruolo di battitore designato, schierato a
sorpresa come lead-off, Casale (4 su 6 e un punto battuto a Casa) con
14 assistenze sempre determinante in entrambe le fasi di gioco e
Capitan Virgili (3 su 5 e 3 punti battuti a Casa) con un’assistenza,
pedina fondamentale nella parte bassa del line-up varesino.
La partita è stata diretta dagli arbitri: Ricci, Gobbo, Bertacche e
Italiano con Meli nel ruolo di classificatore.
Alle 17:35 aveva inizio l’altra Semi-Finale tra la Leonessa B. X. C. e
I Lampi Milano. Per i bresciani era la prima volta, mentre per i
meneghini era la quinta partecipazione in sei anni. Game particolare
per Manager Giurleo, ex di turno e fautore del biennio tricolore dei
Lampi Milano 2013-2014 ma deciso a portare sempre più in alto la sua
fuoriserie. Da una parte, dunque, il migliore attacco del campionato
con 108 punti segnati, ovvero quello della Leonessa B. X. C. mentre
dall’altra la seconda migliore difesa, ovvero quella dei Lampi Milano
con solo 32 punti incassati, 6 in meno dei Patrini Malnate. I
bresciani dovevano fare a meno di Asli e Pagano, mentre i meneghini,
squadra di casa in quanto meglio piazzatisi in campionato, non
potevano disporre di Casadei.
La Leonessa B. X. C. provava una partenza arrembante ma le bordate di
Capitan Ghulam e compagni erano disinnescate dalla dinamica difesa dei
Lampi che non concedeva nulla agli avversari nei primi due inning con
gli stessi giocatori bianco-blu che si producevano in un avvio
scintillante al piatto con ben sette punti messi a referto nella bassa
della prima ripresa grazie anche agli HR di Dieng. I Bresciani
rispondevano con due punti nell’alta del terzo inning e non
concedevano nulla ai Lampi nella bassa di terza e quarta ripresa.
Altri due punti segnati dalla Leonessa B. X. C. nell’alta del sesto
inning grazie agli HR di Capitan Ghulam e di Toigo che sorvolava con
la sua battuta un Comi ben posizionato sull’esterno destro. I
giocatori di Manager Molon, tuttavia, piazzavano l’allungo decisivo
con due punti nella bassa della quinta e un poker nella bassa della
sesta ripresa. I bresciani siglavano poi un punto nell’alta di settimo
e uno nell’alta del nono inning ma la difesa dei Lampi controllava le
sfuriate degli avversari così che 13 a 6 per Capitan Scarso e compagni
era il risultato finale.
Prestazione volenterosa della Leonessa B. X. C. con qualche sbavatura
di troppo in fase difensiva. In evidenza Asghar (3 su 8 e un punto
battuto a Casa) con ben 10 assistenze, Capitan Ghulam (4 su 8, 1 HR e
3 punti battuti a Casa) con 6 assistenze, le cui battute robuste erano
spesso fermate prima di diventare HR dai difensori avversari e Toigo
(4 su 7, 1 HR e un punto battuto a Casa) sempre più punto fisso della
fase offensiva della sua squadra.
Prova autoritaria dei Lampi Milano con tutto il line-up
titolare con almeno due valide all’attivo. Trascinatore assoluto Dieng
(5 su 7, 4 HR e 8 punti battuti a Casa) con 4 assistenze ben
supportato da Allegretta (4 su 8 e 2 punti battuti a Casa) con 6
assistenze, autore di eliminazioni dall’alto contenuto spettacolare
dall’esterno centro e Vasquez (3 su 6 e un punto battuto a Casa) con 4
assistenze, lavoratore silenzioso ma determinante. Da segnalare anche
i 3 out di Levantini dall’esterno sinistro, determinante nel fermare
una pallina destinata ad un HR sicuro.
L’incontro era ben diretto anche questa volta dagli arbitri: Gobbo,
Ricci, Bertacche e Italiano con Meli nel ruolo di classificatore.
La Finale di Domenica 15 Luglio era, dunque, Patrini Malnate vs Lampi
Milano, un inedito con entrambe le compagini a quota due successi
nell’albo d’Oro. I Patrini vincevano il sorteggio e decidevano di
partire in attacco con il seguente line-up: Case (esterno centro),
Rosafio (Battitore designato), Casale (Interbase), Burgio (esterno
destro), Capitan Virgili (esterno sinistro) e Bernunzio (terza base
come difensore obbligato). In seconda base a ricevere, come difensore
vedente si accomodava Melissa Gottardi, mentre sul Monte Manager
Chiesa. I Lampi che erano, quindi, squadra di casa rispondevano con
Allegretta (esterno centro), Comi (esterno destro), Dieng (terza
Base), Capitan Scarso (Battitore designato), Vasquez (Interbase) e
Levantini (Esterno sinistro, come difensore obbligato). In seconda
base a ricevere vi era Manager Molon, mentre sul monte Napolitano.
Alle ore 15:15, dopo la presentazione delle squadre e l’esecuzione
dell’inno Nazionale Melissa Milani, presidente del C. I. P. regionale
porgeva la prima pallina al lead off dei Patrini Marco Case, dando
inizio alle “ostilità sportive”. I Campioni d’Italia 2017
sorprendevano in avvio di partita gli avversari con una serie di
battute di media potenza che trovavano non abbastanza reattiva la
difesa dei Lampi, così che la fulminea corsa dei battitori varesini
portava alla messa a referto di un punto nell’alta del primo inning e
due punti in quella del successivo. Nulla da fare per i battitori dei
Lampi nella bassa delle prime due riprese con sin da subito
l’innescarsi del confronto tra l’attacco meneghino e il pigliatutto
Casale. Bravi i giocatori di Manager Molon a non permettere agli
avversari di incrementare il punteggio nell’alta di terzo e quarto
inning d’attacco dei varesini. nella bassa della quarta ripresa Comi
arrivava salvo in seconda base ma la successiva battuta di Dieng era
stoppata, facendo solo avanzare il corridore sulle basi. Al piatto si
presentava, quindi, Capitan Scarso il quale batteva a Casa Comi per il
3 a 1 parziale. I varesini, imperturbabili, come al solito,
rischiacciavano sull’acceleratore segnando due punti nell’alta del
quinto inning e un altro punto nell’alta del sesto inning, senza
concedere nulla agli avversari nella bassa delle due seguenti riprese.
I due Managers procedevano con Bossetti che rilevava Rosafio tra i
Patrini, mentre Levantini andava a battere al posto del battitore
designato Capitan Scarso per i Lampi. Casale trascinava a suon di
assistenze i suoi che segnavano un altro punto nell’alta del nono ma i
Lampi ci provavano fino in fondo con Comi e Dieng che riempivano le
basi ma Casale non lasciava scampo a Levantini realizzando un triplo
che consegnava la vittoria e di conseguenza il titolo ai varesini con
il risultato di 7 a 1 al termine della nona ripresa.
Tra le fila dei Patrini prestazione da extraterrestre per Casale (4 su
8 e 2 punti battuti a Casa) con 22 assistenze sulle 27 totali. La
differenza in questo incontro la faceva ancora una volta la parte
bassa del line-up varesino con Burgio (1 su 8 e 2 punti battuti a
Casa) e Capitan Virgili (2 su 8 e 2 punti battuti a Casa).
Tra le fila dei Lampi sempre applausi per la prova di Dieng (5 su 7)
con 2 assistenze. Più utili in fase difensiva che offensiva Vasquez (1
su 6) con 8 assistenze, Comi (0 su 7) con 4 assistenze e Allegretta (0
su 7) con 4 assistenze. Qualche zampata offensiva per Capitan Scarso
(0 su 4 e un punto battuto a Casa) e Levantini ( 1 su 3) con 2
assistenze portatore sano di classe in diamante.
Il game era ben diretto dagli arbitri: Casiraghi, Frabetti, Pasquali e
Luciani con Meli nel ruolo di classificatore.
I Patrini Malnate si aggiudicano, quindi, il loro terzo scudetto
consecutivo ottenendo 12 vittorie su 12 partite disputate. Una
squadra, apparentemente, invincibile che ha saputo fare meglio della
scorsa stagione nella quale aveva ceduto solo ai Thunder’s Five Milano
in un 4 a 3 per i meneghini che da più di un anno rimane tutt’ora
l’ultima sconfitta dei varesini. Tre affermazioni tricolori diverse:
la prima nel 2016 inaspettata ma sorprendente contro una Fiorentina B.
X. C. che da tutti era data come favorita assoluta, la seconda nel
2017 col brivido contro una Roma AllBlinds che sembrava impedire
l’apertura di un ciclo vincente e la terza del 2018 che può essere
definita autoritaria che ci consegna una squadra matura e dalle
certezze solide e difficili da incrinare.
Complimenti, dunque, a Manager Chiesa, fine stratega capace di leggere
con attenzione le partite apportando correttivi e proponendo
accorgimenti tattici per disinnescare le armi avversarie, come il far
battere tutto in terza o tutto in seconda base, tagliando fuori
Bassani nella semi-foinale e Allegretta in Finale. Un plauso anche
allo splendido staff dei Patrini che grazie al duro lavoro ha
costruito una macchina che sembra destinata a riscrivere ogni record
di questo sport, mettendo già nel mirino i 4 scudetti consecutivi dei
Thunder’s Five Milano ottenuti dal 2008 al 2011, quando al timone dei
meneghini c’era Lorenzo Vinassa Deregny.
Ora spazio alle ferie e si riprenderà il 2 Settembre a Staranzano con
l’HR Derby e l’All-Star-Game in attesa che i varesini ricomincino la
loro cavalcata verso nuovi e appassionanti traguardi sportivi anche se
di sicuro gli avversari non staranno fermi e faranno di tutto per
scardinare questa gerarchia.