La prima settimana della stagione MLB è terminata. Naturalmente, parlando delle squadre, è fin troppo presto per dare giudizi o esprimere pareri sulle squadre dopo sole 6 partite giocate. Di sicuro chi può dire di essere partito col piede giusto sono i Baltimore Orioles che hanno iniziato la stagione vincendo tutte le 5 partite giocate. Particolare statistico interessante è che quando, nel 1970, hanno avuto questo inizio gli Orioles sono andati poi a vincere le World Series.
il rovescio della medaglia è rappresentato da due squadre: sia gli Atlanta Braves che i Minnesota Twins hanno iniziato la stagione con 0 vittorie. Naturalmente, con più di 150 partite da giocare, c’è ampiamente possibilità di risollevarsi e giocare presto per la cima delle rispettive classifiche.
Chi invece ha avuto un avvio davvero caldo è un giocatore davvero insospettabile. Un rookie alle prime armi che ha avuto un posto nel roster solo durante lo Spring Training. Stiamo parlando del nuovo interbase dei Colorado Rockies Trevor Story. Il giocatore 23enne ha esordito lo scorso 4 Aprile: al suo debutto in Major League ha battuto 2 Home Run contro Zack Greinke. E non si è fermato qui: il rookie ha battuto almeno un Fuoricampo nelle prime 4 partite della carriera. Nessun giocatore esordiente aveva mai realizzato questa impresa. Non solo: nella storia delle MLB solo 4 giocatori prima di lui hanno fatto qualcosa di simile. E che giocatori! L’elenco è composto da: Willie Mays (nel 1971), Mark McGwire (1998), Nelson Cruz (2011) e Chris Davis (2013). Nessun giocatore ha mai battuto Fuoricampo nelle 5 partite iniziali. E ancora non è finita. Durante la partita di domenica Story ha battuto il suo 7° Home Run nelle prime 6 gare di campionato, e questo gli vale ben 2 record: il maggior numero di HR nelle prime 6 partite della carriera e il maggior di HR nelle prime 6 partite di campionato. Davvero un bel modo per iniziare a scrivere la sua “story”…
Ma durante questa settimana la vera discussione si è concentrata sulla nuova regola per le scivolate, soprattutto quelle in seconda base per “rompere” i doppi giochi.
Ma facciamo un piccolo passo indietro: partiamo dal 2014 quando si è deciso di cambiare la regola sugli arrivi a casa base. Personalmente sono contrario a questa variazione, soprattutto perché spesso toglie spettacolo al gioco. Beninteso che sono a favore di un gioco aggressivo, ma sicuramente sempre corretto e rispettoso degli avversari. Da ex giocatore (e da ex ricevitore) sono a favore del contatto fisico, ma solo quando è necessario per la vittoria, e mai violento e volto a far male intenzionalmente all’avversario. Quando la mia squadra è 1-1 e ha bisogno di un punto per vincere una partita, magari per arrivare ai play off, io voglio segnare quel punto. Dall’altra parte, io voglio fermare il mio avversario, per dimostrare che sono il più forte e merito di vincere.
Naturalmente sono il primo che bandisce il gioco aggressivo durante partite che non hanno un significato agonistico o dal punteggio già segnato da 10 punti di differenza.
Detto questo, capisco che in MLB, dove giocano ogni giorno, per 162 volte ogni anno, il rischio per i ricevitori diventi davvero alto, e in qualche maniera (senza snaturare il gioco) bisogna salvaguardare la salute dei giocatori.
Ma, sempre personalmente, trovo davvero limitante la nuova regola sulle scivolate in seconda base. In sintesi il nuovo regolamento dice che il giocatore in attacco, per scivolare, debba:
- Essere a contatto del terreno prima di arrivare in base
- Dev’essere in grado di raggiungere la base con un piede o una mano
- Dev’essere in grado di rimanere sulla base dopo la scivolata (ad eccezione di casa base)
- Non deve cambiare direzione della sua corsa con l’intenzione di entrare in contatto con un difensore
Leggendo queste modifiche, sembrerebbe che anche questa regola sia stata modificata per salvaguardare i difensori che stiano per “girare” un doppio gioco, soprattutto dopo l’incidente durante i Play Off 2015, dopo lo scontro tra Utley e Tejada. Ottima intenzione, ma forse applicazione troppo scrupolosa da parte degli arbitri durante le prime giornate di campionato. E in entrambi i casi, una scivolata è costata la vittoria a due squadre.
Nel primo caso, i Toronto Blue Jays erano a basi piene alla 9ª ripresa, in svantaggio per 3-2, 1 Out. Encarnacion batte sul 3a Base che tira in 2a dove arriva Bautista in scivolata. Il 2a Base elimina il corridore e sbaglia il tiro in 1a base. 2 punti arrivano in casa e Toronto va in vantaggio 4-3. I Tampa Bay chiedono agli arbitri di rivedere il replay e, visto che Bautista ha allargato le mani (e toccato un piede del 2a Base) oltre che all’Out in 2a Base viene dato anche l’Out in 1a Base per la regola. 2 punti annullati e Tampa Bay che vince per 3-2. Ed era la prima giornata di campionato.
Giudizio personale: le regole sono chiare, e Bautista veramente tocca con le mani un piede del difensore. In base al nuovo regolamento è corretta la decisione arbitrale. Ma di certo una scivolata come questa si è vista migliaia di volte e nessuno si è mai lamentato di un atteggiamento simile.
Secondo caso: 9ª ripresa, i Milwaukee Brewers stanno vincendo 6-4 e gli Huston Astros hanno le basi piene e 1 Out. Battuta su Gennet (2B) che tira verso la 2a Base per iniziare il Doppio Gioco. L’interbase prende la palla sul lato interno della base e ferma il gioco guardano il corridore in 3a Base, mentre Rasmus nella sua scivolata passa sul lato esterno della base e non sfiora minimamente il difensore, ma… va oltre la base. Gli arbitri chiamano Out sia il corridore che il battitore. E i Brewers vincono la partita 6-4.
In questo caso c’è una strettissima applicazione del regolamento, ma spiace che ne vada a discapito dello spettacolo. Soprattutto quando, durante l’azione, il difensore non cerca neanche di eliminare il giocatore che ha battuto, e il corridore non tocca minimamente il difensore.
Giudizio personale: in questo caso l’applicazione del regolamento è molto vicino allo snaturare il gioco del baseball. Da più di un secolo si gioca a baseball in una certa maniera e, come già ho detto prima, si gioca in maniera aggressiva nel rispetto dell’avversario per cercare di favorire la propria squadra.
Nel primo caso il fatto che Bautista tocchi con la mano l’avversario può essere una ligia applicazione del regolamento, almeno il difensore ha tentato il tiro in 1a Base.
Nel secondo caso il difensore non ha proprio accennato il tiro, e gli attaccanti si sono ritrovati con 2 Out e una partita persa.
Morale strettamente personale: capisco e approvo (soprattutto per i ricevitori) regole che possono difendere la salute dei giocatori.
Non sono però a favore di regole che, per una ipotetica salvaguardia, possono snaturare un gioco che viene praticato nella stessa maniera da più di un secolo.
gran bell’articolo.