Filippo ed Enrico Crepaldi, ci sono anche loro fra i 21 convocati italiani in occasione della celebrazione dei 50 anni dei Godo Knights martedì 3 Giugno.
I fratelli Crepaldi, Enrico 26 anni, lanciatore del Tommasin Padova e Filippo 22 anni, lanciatore della Fortitudo Bologna, cresciuti nel vivaio del Baseball & Softball Club di Rovigo, hanno convinto il manager italiano Mazzieri a inserirli in lista, e per la prima volta si troveranno assieme a vestire la casacca dell’Italia.
Desta curiosità la loro doppia convocazione, che li fa entrare nel novero delle coppie di fratelli che hanno avuto l’occasione di andare in nazionale; non sono in molti in realtà quelli che possono vantare questa particolare statistica.
I primi sono sicuramente stati i fratelli Ugo e Andrea Balzani, storici membri dell’Europhon Milano che negli anni 60′ hanno entrambi giocato perla nazionale italiana; nello stesso periodo si ricordano anche i fratelli Lauri del Nettuno, Alfredo ed Enzo che hanno raggiunto questo traguardo.
Sfogliando gli annali, sempre da Nettuno, troviamo Diego e Gianni Ricci che consecutivamente negli anni 90′ e 00′ sono scesi in campo per gli azzurri; mentre in tempi più recenti infine troviamo De Santis Riccardo e Andrea, entrambi dal Grosseto.
Enrico e Filippo vantano di certo la particolarità di essersi guadagnati la chiamata provenendo da società diverse, sebbene i trascorsi giovanili siano stati ovviamente gli stessi.
A seguito di questa particolare ricorrenza li abbiamo intervistati per cogliere il punto sui loro obiettivi e sul loro particolare momento.
Alla fine della scorsa stagione nei pensieri di Filippo c’era la volontà di seguire la nazionale nel tour americano e continuare l’esperienza in IBL dopo la buona stagione nel Palfinger Reggio Emilia, nei pensieri di Enrico dopo il trionfo in A federale c’era il debutto in IBL magari con la squadra di Padova. Si direbbe che ognuno di voi ha raggiunto i propri obiettivi !
Filippo: Certamente, anche se non credo si possa parlare di obiettivi raggiunti; possono essere dei buoni punti di partenza. Lo spring training a febbraio non può essere il punto conclusivo, certamente speravo nella convocazione che è arrivata, allora come adesso, il mio vero obiettivo però al momento è fare il meglio possibile con la maglia del Bologna, contribuendo al massimo per la mia squadra per poter sognare un posto all’europeo.
Enrico: Il mio obiettivo è stato raggiunto, ma non mi fermo qui. Il mio proposito è quello di arrivare più in alto possibile, personalmente e con la mia squadra.
Enrico, stai facendo un’ottima stagione a Padova; dì la verità te l’aspettavi questa convocazione ?
Enrico: Per la nazionale maggiore è la mia prima convocazione, a livello giovanile avevo già vestito l’azzurro.
La convocazione in nazionale ? Sempre sperata, ma sicuramente inaspettata. Ringrazio lo staff azzurro per la chiamata, voglio cogliere al meglio questa opportunità e dare il massimo.
Raggiungere l’europeo con mio fratello sarebbe un sogno.
Filippo parlami un po’ della tua stagione a Bologna, ti stai ritagliando i tuoi spazi in una delle squadre più forti d’Italia, se non la più forte.
Filippo: La squadra sta andando veramente forte e dobbiamo continuare in questa direzione.
Io vengo utilizzato dopo 2 dei migliori lanciatori in Italia (Panerati e De Santis) e mi trovo a mio agio in questo ruolo che mi dato il manager Nanni; purtroppo ho avuto 3 settimane di stop che mi hanno impedito di lanciare, ma mi sono ristabilito giusto in tempo per il confronto con il Padova.
Bologna vs Padova per voi una “sfida in famiglia”, all’andata nella partita in cui vi siete trovati entrambi in pedana l’ha spuntata il Padova, unica squadra ad aver battuto il Bologna finora; in questo fine settimana invece non avete giocato nello stesso match.
Non si è ancora verificato un confronto diretto vero e proprio, che arrivati a questo punto non si verificherà; nella partita d’andata sono certo avrete messo in difficoltà i vostri familiari su chi tifare !
Enrico: Uno scontro diretto sarebbe certamente suggestivo, spero in futuro ce ne sarà l’occasione.
Filippo: In realtà il problema in famiglia non è mai sorto anche perchè non c’è mai stata contemporaneità, quando c’era lui sul monte i miei
genitori tifavano per lui, quando c’ero io per me.
Enrico sei il più impiegato fra i lanciatori italiani della tua squadra alla tua prima stagione in IBL. Cosa puoi dirmi della tua annata fino a questo momento ?
Enrico: Il Padova è partito alla grande battendo almeno una volta tutte e quattro le finaliste della scorsa stagione; poi ora forse pagando l’inesperienza nella nuova categoria la squadra è un po’ calata anche se restano tutti i presupposti per dare filo da torcere alle big.
Sono soddisfatto della mia stagione al momento, però devo ancora migliorare molto se voglio restare a questi livelli.
Filippo che gruppo hai trovato lì a Bologna ?
Filippo: Un gruppo fantastico, molto giovane, ma con giocatori che a 25 anni hanno già molta esperienza sia in questo campionato che in nazionale come Vaglio e Ambrosino; ci sono poi alcuni veterani come Liverziani il capitano, Infante e De Santis che sono un esempio per tutti noi.
Enrico, lì a Padova nella tua squadra c’è una buona rappresentanza rodigina che oltre a te include Marco Sandalo e Nick Nosti, tutti elementi che si stanno mettendo in luce in questo campionato.
Questo piccolo gruppo fa sentire la sua presenza in squadra ?
Enrico: Io, Marco e Nick ci conosciamo da molto tempo avendo giocato insieme nel Rovigo, e siamo amici anche fuori dal campo.
Devo dire che ci siamo integrati benissimo anche con i nuovi compagni di squadra, sia in campo, sia al di fuori.
Sicuramente per noi 3 il conoscerci già da prima ha migliorato la “chimica” in squadra, ma sostanzialmente non ci sono gruppi in squadra, giovani e veterani sono integrati benissimo.
Filippo un’ultima domanda, alla tua seconda stagione in IBL c’è un momento che vorresti ricordare ?
Filippo: Ben sicuramente l’esordio con il San Marino dello scorso anno, devo ringraziare Reggio Emilia per avermi dato l’opportunità di giocare in questo campionato e Rovigo per avermi fatto crescere in un’ottima società per il settore giovanile.
Enrico: Mi associo ai ringraziamenti di mio fratello al BSC Rovigo per la grande possibilità che mi è stata data.