E’ arrivato lo scudetto nr. 14 targato Fortitudo Bologna 1953, a suggellare un periodo che che dice 9 scudetti 2003 e 5 dal 2019 con alla guida il manager Lele Frignani. Successi nati non solo dalla forza dimostrata in campo, ma da organizzazione, programmazione, idee e progetti che fanno della UnipolSai Bologna un esempio di società perfettamente a suo agio con le sfide e le problematiche degli anni 2000.
E’ stata una stagione che la società presieduta da Pierluigi Bissa ha saputo interpretare nel miglior modo, durante le tre fasi del campionato (girone di qualificazione, seconda fase e play off), superando le iniziali “difficoltà” e costruendo un gruppo che ha superato le avversarie dimostrandosi più forte e completo, dove ogni elemento ha saputo portare il proprio contributo.
Il capitano dei campioni d’Italia è Lorenzo Dobboletta, che in questa intervista ripercorre questa stagione culminata con la conquista del tricolore, e che ringrazio per la preziosa disponibilità.
Dopo due stagioni “in sordina” per la Fortitudo Bologna 1953, in cui il Parma sembrava la vostra bestia nera, è arrivato il tricolore in questa stagione, un altro titolo che ribadisce che siete al vertice del baseball italiano, cosa si prova ad essere il capitano di questo gruppo?
“””Ogni anno alla Fortitudo si gioca per arrivare a vincere ogni competizione a cui si partecipa, ma non sempre si riesce perchè bisogna fare i conti con degli avversari come Parma, che hanno un ottimo organico. Essere capitano è un motivo di orgoglio, ma la vera soddisfazione è lottare e vincere tutti insieme da vera squadra per arrivare al raggiungimento dell’obiettivo comune.””””
Un inizio in sordina, giudizi affrettati di alcuni “scontenti” e poi, oltre i rinforzi programmati saggiamente dalla società, c’è stato un momento quale è stato il punto di svolta della vostra stagione, la partita o la giocata, in cui hai pensato, questa stagione sarà scudetto ?
“”””Penso che come come quest’anno siamo stati un cantiere aperto. Nuovi innesti che durante la stagione hanno aggiunto sempre di più, qualcosa al valore della squadra e che non si sono mai risparmiati dando sempre tutto, Credo che la consapevolezza che questo sarebbe stato nuovamente l’anno del tricolore l’abbiamo acquisita nei play off, partita dopo partita, ogni volta che rispondevano colpo su colpo, senza lasciare mai che gli avversari presentassero il sapore del vantaggio o della vittoria.””””
Nei play off avete avuto una marcia in più rispetto alle vostre avversarie, regolando nell’ordine Ronchi dei Legionari, Parma e San Marino, qual’è stato il vostro punto di forza?
“””””Probabilmente nessuno si aspettava un ruolino di marcia del genere, soprattutto ad inizio anno, ma il campo ha emanato come verdetto primi nella prima fase, primi nella seconda fase e imbattuti nei play off. Come dicevo prima direi che il nostro punto di forza quest’anno è stato proprio il gruppo e la capacità di non mollare mai un centimetro, ogni partita e di reagire subito ogni volta che veniva subito un punto o le cose non giravamo come volevamo.””””
Abbiamo terminato la stagione 2023, il baseball italiano sembra non uscire mai dalla “nostalgia” , mentre il mondo e la società è in evoluzione continua, per ultimo gli effetti della nuova riforma dello sport fanno molta paura, come ci mettiamo con il futuro del nostro movimento?
“””Attendiamo maggiori informazioni da parte di società e Federazione a riguardo le novità previste nella Riforma dello Sport, al momento spero solo che le decisioni future verranno prese in ottica di portare miglioramenti al nostro movimento e soprattutto agli atleti come noi che investono una quantità enorme di impegno, tempo, energie e sacrifici per la nostra passione.”””
Foto Ufficio Stampa Fortitudo Bologna 1953