Se, parlando di sport negli U.S.A., chiedi a qualche americano, giovane o anziano che sia, quali sono gli sportivi più iconici del paese? La risposta è sempre la stessa:
“Michael Jordan, Muhammad Ali e Babe Ruth !! “ .
Io, che al tempo sapevo ancora poco di MLB e baseball in generale, mi chiedevo come era possibile che un giocatore degli anni 20’ e ,che non aveva avuto lo stesso impatto mondiale degli altri due colleghi atleti, fosse ancora in quell’olimpo sportivo a stelle e strisce.
La risposta più semplice a questo perché? É banale. Il baseball è davvero il gioco che tutti i bambini americani fanno e i suoi interpreti da sempre sono più che dei semplici atleti professionisti, ma vengono visti quasi come degli eroi epici.
Ma ovviamente non è solo questo.
Babe Ruth è stato il baseball come lo conosciamo, ancora prima che si dovesse sviluppare.
Pensate in un baseball dove la palla era quasi sempre in campo e il fuoricampo era davvero un colpo raro arrivare un ragazzone, con il fisico tutt’altro che da atleta, che sparava fuoricampo con una facilità disarmante.
La prova della sua modernità sta nelle sue statistiche. Se pensate che il suo record di 60 home run stagionali fatto nel 1927 nei New York Yankees è stato battuto nel 1961, tra mille polemiche per le partite in più giocate e inizialmente assegnato con l’asterisco lasciando il record a Ruth, da Roger Maris per un solo home run e il record di Maris fu battuto da McGwire nel 1998.
Il record del 1927 fa stare ancora oggi Babe Ruth nella top 10, all’ottavo posto, dei giocatori che hanno fatto più home run in una stagione di tutti i tempi (occupa anche la nona posizione con 59 home run, condivisa con Giancarlo Stanton attuale giocatore dei New York Yankees). L’unico giocatore che ha giocato con lui e che compare in questa classifica è Lou Gehrig che è al 47esimo posto con 49 home run stagionali fatto nel 1934.
E’ il terzo giocatore di sempre ad aver battuto piu home run in carriera (714). Lo hanno battuto soltanto Hank Aaron (755) e Barry Bonds (762).
Babe Ruth per il baseball è letteralmente stato il futuro che si è svolto nel passato.
Insomma è il simbolo e il pioniere dello sport più popolare e con la lega professionistica più anziana degli Stati Uniti d’America e rimarrà sempre in quello speciale olimpo e nel cuore e nei racconti degli americani.
Ma Babe è stato anche un grande lanciatore con ben 96 vittorie e tre anelli vinti come pitcher! Non immaginavate?Mi riprendo , quale autore, dall’articolo giornaliero che dovrebbe essere in calendario sul sito http://www.athleticsnovara.com il prossimo 25 gennaio a proposito della grandezza di Babe Ruth anche come lanciatore
George Hermann Ruth firmò con gli Orioles guidati da Jack Dunn nel 1914, all’età di 19 anni: “Dunn’s Baby” impressionava tutti quanti, da qui il nickname. A giugno dello stesso anno, per 25.000 dollari, George passò ai Red Sox. Il primo anno lanciò solo in quattro partite con due vittorie e una sconfitta. Ma già nel 1915 era a 18 vittorie e 8 sconfitte, con 112 strikeouts e media ERA 2.44; quell’anno i Red Sox vinsero il pennant e poi la World Serie s contro i Phillies ma Babe Ruth non lanciò e fece solo un turno in battuta.
Nel 1916 il conto fu di 23-12 con 1.75 ERA, nove shutout e 170 strikeouts. Nelle World Series lanciò 14 innings in una partita completa per la vittoria di 2-1 con 13 innings consecutivi senza subire punti e le World Serie terminate con una ERA di 0.66!! Nel 1917 il risultato finale fu 24 vittorie e 13 sconfitte, ERA 2.01 , 6 shutout e 128 strikeouts. Stagione positiva anche nel 1918: 13 vittorie e 7 sconfitte, ERA 2.22. Il capolavoro dell’anno avvenne alle World Series: i Chicago Cubs vennero battuti 4-2 con due vittorie e 0 sconfitte per Babe Ruth in 17 innigs lanciato e ERA 1.06!
Il problema era che ormai diveniva impossibile impedirgli anche di battere. Nel 1919 infrange il primo record come battitore, quello degli homeruns in una stagione, portandolo a 29 e al contempo lanciando , ottenendo 9 vittorie e 5 sconfitte, ERA 2.97.
Babe Ruth non aveva una palla veloce eccezionale (però rispettabile), ma sapeva ingannare il battitore anche con minime variazioni di velocità. Possedeva un ottimo cambio ed una bella curva.
Lancerà anche con gli Yankees, una partita all’anno qua e là, due in una occasione, cinque in tutto: cinque vittorie. La carriera coi Red Sox è impressionante: 89 vittorie e 46 sconfitte, ERA 2.19, 483 strikeouts. Con gli Yankees porta i propri numeri in Regular Season a 94 vittorie e 46 sconfitte, ERA carriera di 2.28 e 488 strikeouts. Aggiungete il risultato delle World Series consistente in 3 vittorie e 0 sconfitte e media ERA di 0.87!!!!!!! E detenne anche il record di 29 scoreless innings nelle World Series. Tre dei suoi anelli di carriera sono dunque come lanciatore!
Il totale di vittorie in carriere di George Hermann “Babe” Ruth è di 94 vittorie e 46 sconfitte.
Ne avesse vinte 100 sarebbe probabilmente nella Hall of Fame anche come lanciatore.
E quando pensate al suo numero di homerun fatelo tenendo presente che coi Red Sox dovendo lanciare e non potendo battere per molte stagioni ottenne solo 49 homeruns, ed è facile rendersi conto che nessuno ha saputo essere giocatore più completo di lui ed è per questa completezza che viene giustamente definito il più grande “giocatore” della storia del baseball.
Riprendo in anteprima un mio pezzo di prossima pubblicazione sul sito http://www.athteticsnovara.com relativo alla figra di Babe Ruth lancatore, molto meno conosciuta rispetto alla figura di battitore del grade Babe
Ma George Hermann Ruth è stato anche un grande, anz, grandissimo e solidissimo lanciatore con ben 96 vittorie in carriera e tre anelli vinti alle World Series come lanciatore.
Per intanto, il soprannome “Babe” deriva dal fatto che George Hermann Ruth firmò con gli Orioles guidati da Jack Dunn nel 1914, all’età di 19 anni: “Dunn’s Baby” impressionava tutti quanti, da qui il nickname. A giugno dello stesso anno, per 25.000 dollari, George passò ai Red Sox. Il primo anno lanciò solo in quattro partite con due vittorie e una sconfitta. Ma già nel 1915 era a 18 vittorie e 8 sconfitte, con 112 strikeouts e media ERA 2.44; quell’anno i Red Sox vinsero il pennant e poi la World Serie s contro i Phillies ma Babe Ruth non lanciò e fece solo un turno in battuta.
Nel 1916 il conto fu di 23-12 con 1.75 ERA, nove shutout e 170 strikeouts. Nelle World Series lanciò 14 innings in una partita completa per la vittoria di 2-1 con 13 innings consecutivi senza subire punti e le World Serie terminate con una ERA di 0.66!! Nel 1917 il risultato finale fu 24 vittorie e 13 sconfitte, ERA 2.01 , 6 shutout e 128 strikeouts. Stagione positiva anche nel 1918: 13 vittorie e 7 sconfitte, ERA 2.22. Il capolavoro dell’anno avvenne alle World Series: i Chicago Cubs vennero battuti 4-2 con due vittorie e 0 sconfitte per Babe Ruth in 17 innigs lanciato e ERA 1.06!
Il problema era che ormai diveniva impossibile impedirgli anche di battere. Nel 1919 infrange il primo record come battitore, quello degli homeruns in una stagione, portandolo a 29 e al contempo lanciando , ottenendo 9 vittorie e 5 sconfitte, ERA 2.97.
Babe Ruth non aveva una palla veloce eccezionale (però rispettabile), ma sapeva ingannare il battitore anche con minime variazioni di velocità. Possedeva un ottimo cambio ed una bella curva.
Lancerà anche con gli Yankees, una partita all’anno qua e là, due in una occasione, cinque in tutto: cinque vittorie. La carriera coi Red Sox è impressionante: 89 vittorie e 46 sconfitte, ERA 2.19, 483 strikeouts.
Con gli Yankees porta i propri numeri in Regular Season a 94 vittorie e 46 sconfitte, ERA carriera di 2.28 e 488 strikeouts. Aggiungete il risultato delle World Series consistente in 3 vittorie e 0 sconfitte e media ERA di 0.87!!!!!!! E detenne anche il record di 29 scoreless innings nelle World Series. Tre dei suoi anelli di carriera sono dunque come lanciatore!
Il totale di vittorie in carriere di George Hermann “Babe” Ruth è di 94 vittorie e 46 sconfitte.
Ne avesse vinte 100 sarebbe probabilmente nella Hall of Fame anche come lanciatore.
Aggiungete alla sua gradezza tutto quelle che ha fatto nel box di battuta con gli Yankees tenendo presente che coi Red Sox dovendo lanciare e non potendo battere per molte stagioni ottenne solo 49 homeruns, ed è facile rendersi conto che NESSUNO ha saputo essere giocatore più completo di lui ed è per questa completezza che viene giustamente definito il più grande “giocatore” della storia del baseball.
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