Tempi difficili quelli che stiamo vivendo a causa dell’emergenza Coronavirus. Da quando l’OMS ha sancito che siamo nel pieno di una pericolosa pandemia, la vita di tutti noi è fortemente condizionata dai decreti governativi con cui l’Italia sta cercando di fermare il dilagare dei contagi.
Si deve stare in casa! Le uscite sono limitate solo per andare a lavoro o per fare la spesa alimentare. In tempi come questi l’emergenza non poteva che avere una grande risonanza “social” con gli utenti Facebook, Twitter e Instagram di tutto il mondo uniti nell’hastagh #coronavirus. Dall’inno di Mameli cantato da interi quartieri, ai vari flashmob che si susseguono nelle città italiane, fino al baseball!
L’idea non poteva che partire da Nettuno, per eccellenza il città del baseball in Italia. Bastano due balconi vicini, i guanti e una palla. Un appassionato chiama l’altro:”Che ne dici di due lanci dal balcone”?
Risultato sui social, un boom di visualizzazioni, circa mezzo milione in poche ore ed il video diventa virale in tutto il mondo. Le condivisioni si moltiplicano soprattutto su Facebook e Twitter, condiviso anche da giornalisti della TV della Svizzera, da radiocronisti di ESPN, da coach di squadre nella MLB! Tutti a guardare il video in cui Andrea De Angelis e Marco Spiga di Nettuno fanno lanci dai loro balconi di casa.
Andrea De Angelis è conosciuto nel mondo del baseball nettunese, prima giocatore e poi coach nelle squadre giovanili. Marco Spiga ha giocato a baseball quando era un ragazzino, ma viene da una famiglia che il baseball lo conosce molto bene. Figlio di Silvestro Spiga, meglio conosciuto a Nettuno come Silver DJ, uno dei primi dj radiofonici della città tirrenica. Era il 1976 quando nasceva Radio Nettuno Anzio, una delle primissime “radio libere”, così venivano chiamate in quegli anni. Silver DJ era, ed è ancora l’anima di R.N.A. (oggi Radio Nettuno Anzio si è adeguata con i tempi ed è diventata una web radio) una delle prime radio in Italia a parlare di baseball e trasmettere le dirette delle partite del Nettuno.
Conosciamo meglio Andrea e Marco che ci raccontano com’è nata l’idea dei lanci dal balcone.
“Andrea mi ha mandato un messaggio – racconta Marco Spiga – dove mi chiedeva se mi andava di fare due lanci dal balcone. Io pensavo stesse scherzando, ma risposi comunque di si. E’ bastata una risata per capire che entrambi volevamo fare qualche lancio, così la passione per questo sport ha preso il sopravvento e sono corso a prendere il guantone e mi sono affacciato. Il resto lo avete visto da voi, mi sono sentito bene, libero, spensierato da tutto quello che sta accadendo in questo momento, è stato come se fossi tornato ai giorni in cui giocavo e dovevo scaldare il braccio per l’allenamento”.
La passione per il baseball, la stessa del coach Andrea De Angelis:”Il campo mi manca tanto – ci racconta – e la voglia di fare due lanci è sicuramente stata il motore per passare qualche momento con il baseball dal balcone. Ho lanciato la proposta a Marco per scherzo, ma quando l’ho visto con il guantone in mano non potevo più tirarmi indietro”.
Come la maggior parte dei nettunesi che erano ragazzi negli anni 70, anche Andrea De Angelis ha iniziato a giocare a baseball per strada:
“Il primo ricordo che ho del baseball è quello di una pallata presa all’età di 4 o 5 anni passando dietro a due bambini più grandi che facevano i lanci, dopo fu amore. Ho cominciato a giocare per strada e al prato- continua Andrea De Angelis – mi ricordo un Nettuno-Cuba, mi sembra fosse il 1973 e poi tante partite del Nettuno.
Ho quindi iniziato a giocare e dopo le giovanili ho giocato 5/6 anni tra serie C e B poi nel ’94 ho preso il cartellino da tecnico e dopo qualche anno ho iniziato ad allenare con le giovanili del San Giacomo. Attualmente alleno gli esordienti e l’under 12 dell’Academy Nettuno”.
Marco Spiga ha smesso molto presto di giocare ma oggi:
“Il campo mi manca moltissimo, ogni volta che vedo una partita della Major mi vengono i brividi perché mi ricordo il profumo del prato, della terra, le voci dei compagni che ti incoraggiavano quando eri nel box di battuta, le litigate con il manager, in questo caso Andrea. Mi manca molto il campo da baseball ed ogni tanto penso di voler rimetterci piede. Vivo da sempre a Nettuno, la città del Baseball, mio padre quando ero più piccolo mi portava a vedere le partite allo Steno Borghese ed è stato amore a prima vista, non ho mai smesso di amare questo sport e seguirlo in TV o in streaming su internet, seguo molto la MLB. Attualmente non gioco a baseball – continua Marco Spiga – ho dovuto smettere anni fa a causa dei troppi impegni, ho ricoperto i ruoli di prima base e ricevitore, quest’ultimo fino a che non ho abbandonato del tutto”.
Come state vivendo questi giorni di grande emergenza a causa del Coronavirus?
“La situazione sanitaria la sto vivendo con moderata preoccupazione – dice Andrea De Angelis – capisco che faccio parte dei fortunati che hanno un cortile, un terrazzo o un giardino e quindi stare in casa è meno complicato. Vivere questa esperienza in appartamento non deve essere facile. Speriamo che passi presto”.
“La situazione di emergenza sanitaria la sto vivendo secondo le norme del decreto, che devono essere rispettate per il più possibile il contagio di questo virus che sta attaccando il paese. Purtroppo è difficile cambiare le abitudini di punto in bianco – conclude Marco Spiga – da un giorno ad un altro. Però è bene ricordare che bisogna fare dei sacrifici non per il proprio bene, ma anche per il bene di tutti gli altri dal momento che tutti siamo interessati a quello che sta succedendo in questo periodo nel nostro Paese”.
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Bellissimo messaggio ,voi che siete dirimpettai avete tutte le fortune…io la casa piu’ vicina c’e l’ho a 250 metri,ci vuole Hulk per tirare da qui…e comunque hai detto bene,manca tantissimo l’odore dell’erba e della terra,del guantone,mammamia che malinconia.